Il 32enne Roberto La Sala è nato e cresciuto a Napoli dove ha lavorato per anni come cuoco in ristoranti, tavole calde, rosticcerie e pizzerie. Poi, quattro anni fa, ha deciso di trasferirsi a Carpi e di cambiare mestiere formandosi e trovando impiego come metalmeccanico in un’azienda di Rolo, poiché i ritmi della ristorazione poco si conciliavano con la vita familiare, ma la passione per la cucina è rimasta, e appena torna dal lavoro si mette ai fornelli per preparare piatti diversi ogni giorno che spaziano dalla cucina partenopea a quella emiliana, ma che possono provenire anche da altri territori d’Italia e del mondo. Così ha deciso di aprire le pagine Facebook e Instagram Non sai cosa cucinare? Ti aiuto io?
Perché hai deciso di condividere le tue ricette sui social?
“Capita spesso, invitando gente a cena, che mi venga chiesta la ricetta di un piatto e così, un po’ per gioco, ho deciso di pubblicare ogni giorno le ricette, le foto e i video dei piatti che cucino sui social. Dopo appena quindici giorni dall’apertura delle pagine Facebook e Instagram ho già raggiunto circa ventimila interazioni”.
Chi ti ha trasmesso la passione per la cucina?
“Mia mamma. Con lei ho iniziato a cucinare da bambino, poi ho fatto pratica per diventare cuoco”.
Quali sono le pietanze che preferisci cucinare?
“Ho una predilezione per i piatti salati, in particolare per i primi piatti e le fritture. La pasta non può mancare sulla mia tavola. I miei cavalli di battaglia sono quindi i primi, ma anche le pizze, i crocché, i supplì e gli arancini. Cucino spesso anche carne in vari modi, verdure e legumi preparati in modo appetitoso e zuppe. Insomma la cucina mediterranea a 360°. Ogni tanto, poi, mi piace sperimentare con cucine di altre culture come quella messicana”.
Ti aiuta qualcuno nella gestione delle pagine?
“Sì, mia moglie mi aiuta nelle riprese video e nelle foto. Finora non mi sono mostrato direttamente in volto perché sono un po’ timido, ma prossimamente conto di superare la timidezza e di farlo per stabilire un rapporto più diretto con chi mi segue”.
Qual è la tua filosofia in cucina?
“Non buttare via nulla, cioè sfruttare appieno ogni ingrediente. Il riuso in cucina è nato dalla necessità soprattutto in passato, oggi invece è diventata una scelta di vita: riutilizzare le materie prime quando avanzano, e quindi non sprecarle”.
C’è uno chef a cui ti ispiri?
“Sono un estimatore dello chef Antonino Cannovacciuolo. Seguo spesso le sue trasmissioni televisive e sono stato anche nel suo ristorante a Torino dove, in particolare, mi hanno conquistato il suo cannolo ripieno di ragù napoletano e il suo risotto con aglio, olio, limone e bottarga”.
Chiara Sorrentino