La Polizia di Stato in classe con gli studenti dell’Istituto Margherita Hack

Il Dirigente del Commissariato di Carpi, Paola Convertino, unitamente al Responsabile della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Modena, Marco Ferrari, ha incontrato gli studenti delle sei classi prime della Scuola Secondaria di primo grado M. Hack di Carpi, per dialogare sui temi del bullismo e del cyberbullismo.

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Prosegue nelle scuole di Carpi il ciclo di incontri organizzati dalla Polizia di Stato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale – VIII Ambito Territoriale di Modena, con lo scopo di sensibilizzare gli studenti sul tema della legalità. Nei giorni scorsi, il Dirigente del Commissariato di Carpi, Paola Convertino, unitamente al Responsabile della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Modena, Marco Ferrari, ha incontrato gli studenti delle sei classi prime della Scuola Secondaria di primo grado M. Hack di Carpi, per dialogare sui temi del bullismo e del cyberbullismo. 

I due incontri, che si sono tenuti con circa 150 studenti nell’aula magna dell’istituto scolastico, hanno fatto emergere l’interesse e l’entusiasmo dei ragazzi alle tematiche, nonché una curiosa vivacità e una spiccata prontezza nelle risposte ai quesiti loro posti.

L’incontro è iniziato con una riflessione preliminare e di carattere generale sull’importanza del rispetto delle regole, su cosa sia un reato e quando un minore possa diventarne responsabile e quindi imputabile davanti alla legge, sulle eventuali conseguenze e sul ruolo della Polizia nel prevenire oltreché reprimere le devianze dei giovani “nativi digitali”. 

Si è sottolineata l’importanza di un confronto continuo e costruttivo sulle condotte che integrano e assumono i connotati tipici del cyberbullismo, al fine di scoraggiare sul nascere i comportamenti di prevaricazione e prepotenza. I ragazzi sono stati informati sulle conseguenze che possono portare anche a provvedimenti come l’ammonimento del Questore e sugli strumenti di tutela previsti dalla legge per le vittime dei bulli o cyberbulli. 

È stato, infine, illustrato il funzionamento di YouPol, l’app della Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, estesa di recente anche ai reati di violenza tra le mura domestiche. 

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