L’arte secondo Enrico Davolio: “la mia nuova ispirazione fa rima coi colori”

Visioni oniriche è il titolo della mostra allestita presso la suggestiva cornice delle Ferrovie Creative, in via Due Ponti, 25 dal 10 al 12 marzo (vernissage venerdì 10 alle 19,30). Una ventina le opere esposte suddivise in due sezioni, una dedicata ai fiori e l’altra all’acqua. Un’occasione preziosa per ammirare l’arte del carpigiano Enrico Davolio, per coglierne i simboli di cui trasuda. Il messaggio reso potente dal ruvido accumulo di strati e strati di colore ed emozioni.

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Enrico Davolio

“Il mio primo, vero contatto con la materia lo devo a mio padre. E’ grazie a lui, e al suo mestiere di muratore, che è scoccata la mia attrazione per i materiali, i volumi, le forme. E’ stato lì, insieme a lui, che è iniziato tutto. Un’origine che non rinnego, al contrario. Amo la materia da sempre e sono oltre trent’anni che dipingo: ho iniziato nel garage di casa a fare i primi esperimenti, ad avvicinarmi alla pittura”. A parlare è l’artista carpigiano Enrico Davolio: “la mia arte è astratta, materica. Tattile. E soprattutto istintiva. Se mi volto indietro e ripercorro con lo sguardo le mie opere, mi pare di rivivere le tappe e i momenti più significativi della mia vita. All’inizio i miei quadri erano cupi. Inquieti. Densi di sofferenza, provocatori, violenti quasi… ora le cose sono mutate”. Il Covid ha segnato una linea di demarcazione nel percorso artistico di Enrico: “per sei anni non ho fatto mostre. La pandemia ci ha tolto la possibilità di vivere e godere della bellezza che ci circonda, della natura, delle relazioni umane. Attraversare un’esperienza tanto forte, unitamente alla terribile perdita di mio padre, mi ha spinto a desiderare un cambiamento radicale”. Un’evoluzione che fa rima con colore. “Sentivo la necessità di una svolta. Di abbandonarmi a un sogno bello, da condividere, capace di lasciare una traccia positiva”. E allora Enrico si è gettato a capofitto nel lavoro, ha immerso nuovamente le mani nella materia. Ha lasciato che le emozioni che lo scuotevano fluissero e prendessero forma su tele, lastre e pannelli. E tra colle, acrilici e resine sono fiorite nuove opere. Sbocciate come fiori saturi di colore e di vita. Dalla penombra, Enrico ha scelto di volgersi verso la luce, verso i riflessi dell’acqua, la spuma brillante delle onde del mare: “queste nuove creazioni rappresentano una rinascita e il mio desiderio di ricominciare a guardare il mondo attraverso i colori. Di essere libero”. Il suo nuovo ciclo di opere si intitola Visioni oniriche perchè è proprio da lì, dal sogno, dal simbolismo, che Enrico ha attinto la sua ispirazione. D’altronde, sorride, “i sogni possono essere davvero straordinari e pieni di spunti preziosi da reinterpretare poi nel mondo della veglia”.

Visioni oniriche sarà anche il titolo della mostra allestita presso la suggestiva cornice delle Ferrovie Creative, in via Due Ponti, 25 dal 10 al 12 marzo (vernissage venerdì 10 alle 19,30). Una ventina le opere esposte suddivise in due sezioni, una dedicata ai fiori e l’altra all’acqua. Un’occasione preziosa per ammirare l’arte di Enrico Davolio, per coglierne i simboli di cui trasuda. Il messaggio reso potente dal ruvido accumulo di strati e strati di colore ed emozioni.

Per maggiori informazioni sulla mostra potete contattare il 3397935442 e la pagina Facebook “Enrico Davolio”.

Jessica Bianchi