“Esiste il Parmigiano Reggiano perché noi siamo qui”

Alle famiglie dei soci del Caseificio Razionale Novese fondato nel 1953 a Novi di Modena è dedicato il volume L’Oro della Terra curato dalla fotografa Marzia Lodi e dallo scrittore Guido Conti: allevatori e casari che da settant’anni custodiscono la tradizione del Parmigiano Reggiano facendo sempre passi avanti.

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ph Marzia Lodi

L’orgoglio di appartenere alla storia dei settant’anni del Caseificio Razionale Novese traspare dai volti degli uomini e delle donne, custodi nel tempo della tradizione del Parmigiano Reggiano: alle famiglie di quegli allevatori e casari è dedicato il volume L’Oro della Terra (Libreria Ticinum Editore, in vendita su Ibs) curato dalla fotografa Marzia Lodi e dallo scrittore Guido Conti in occasione dell’importante anniversario del Caseificio fondato nel 1953 a Novi di Modena.

Quando tutto è iniziato erano dodici i soci e producevano sei forme al giorno; oggi più di sessanta aziende delle province di Modena, Mantova, Parma e Reggio conferiscono il latte al Caseificio Razionale Novese, oggi leader nel settore, per la produzione di 350 forme giornaliere di Parmigiano Reggiano. Dietro ai numeri c’è una storia d’amore per la terra e il lavoro, ci sono le preoccupazioni e i sacrifici, ci sono vecchie mani gonfie solcate da segni profondi. Si va dalla testimonianza di chi quarant’anni fa ha sciolto le vacche dalla catena, perché migliori sono le condizioni di vita più il latte sarà buono, fino alla trasformazione tecnologica che “ha alleviato il lavoro manuale, liberandolo dalla fatica, migliorando la qualità del latte e del formaggio”: salti culturali che hanno spinto verso nuovi traguardi chi ha scelto di tramandare il sapere a chi ha continuato a trovare in questa dimensione di vita e di lavoro la propria realizzazione e felicità. “I figli e i nipoti di questi contadini che hanno creato il Caseificio Razionale Novese, hanno fatto un passo avanti. Spesso sono diplomati in Agraria o laureati in Ingegneria e Informatica…quello che una volta era il solo destino di chi nasceva contadino, oggi, invece, è una scelta”. L’oro della Terra rende omaggio a questi imprenditori che, uniti, come le due grandi querce che si toccano a formare un arco sulla stradina di campagna, hanno saputo resistere a lungo e crescere, contribuendo contestualmente alla crescita del Caseificio Razionale Novese.

Negli scatti di Marzia Lodi, sintesi di un anno di reportage, ci sono i volti delle famiglie dei soci, le fasi della lavorazione del Parmigiano, i paesaggi della campagna, il Grande Fiume, i cortili delle aziende, i bidoni del latte, i forconi e i rastrelli e le mucche con cui gli allevatori conservano un legame speciale anche se non le chiamano più per nome, “forse si è persa un poco di poesia, però si è guadagnato nel controllo e nella qualità della vita degli animali nella stalla dove vivono con il confort delle pale di aerazione appese al soffitto, con gli spruzzini dell’acqua rinfrescanti e con rotori a spazzola che servono per grattarsi, difendersi e prendersi un po’ di sollievo dai parassiti”.

“Mi sono commossa molte volte – rivela Marzia Lodi – per la bellezza autentica dei loro sguardi, per la costanza dei loro gesti, per la gentilezza e il ritmo delle loro parole, che va di pari passo col tempo della natura. Ho imparato che per crescere in conoscenza ci vuole tempo. Come per l’erba medica il tempo serve per fiorire. Per far nascere il vitellino ci vuole la stalla, per stagionare il formaggio ci vuole silenzio. L’umanità possiede per natura quel ritmo appreso dal mondo su cui poggia i piedi e non deve dimenticarlo mai”.

Sara Gelli

 

 

 

 

 

 

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