“Putin, togli le tue mani sporche e insanguinate dall’Ucraina”

L’intervista al musicista 39enne ucraino Dmytro dalla sua casa di Kiev. “Putin - spiega - vuole la rinascita dell'URSS. Non so perché abbia bisogno di questo pezzo del passato, ma si vocifera che non si limiterà all'Ucraina, lui rivuole anche i Paesi Baltici. Quello che sta succedendo ora è una vergogna per la Russia, un paese che sarà costretto a pagare risarcimenti all'Ucraina come ha fatto la Germania nazista per i crimini di Hitler”.

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Dmytro

Dmytro ha 39 anni ed è un musicista, cantautore e cantante ucraino, nonché vocal coach presso la Kiev Academy of Circus and Variety Arts. Siamo riusciti a contattarlo a Kiev grazie all’aiuto del producer carpigiano Lorenzo Filippin col quale collabora da tempo.

Dmytro, qual è al momento la situazione a Kiev?

“La situazione a Kiev è tesa. I bombardamenti e le esplosioni avvengono ad appena 30 chilometri da Kiev. Il nostro esercito è sulla difensiva ma la minaccia arriva soprattutto dagli attacchi aerei. Il nostro governo chiede l’istituzione di una no Fly zone ma l’Unione Europea non è d’accordo, perché significherebbe che le sue forze militari dovrebbero proteggere il nostro cielo e questo potrebbe provocare un conflitto tra la Russia e l’Unione Europea. Sarebbe la terza guerra mondiale”.

Qual è la tua paura più grande?

“La mia più grande paura oggi è che un razzo o una bomba possano colpire la mia casa. Non posso uscire adesso perché ho un gatto molto anziano e non riuscirebbe a sopravvivere altrove. Lo so, può suonare strano, ma ho deciso di restare a casa. Andrà come deve andare”.

Cosa vuole il presidente Putin dall’Ucraina?

“Putin vuole la rinascita dell’URSS. Non so perché abbia bisogno di questo pezzo del passato, ma si vocifera che non si limiterà all’Ucraina. Lui rivuole anche i Paesi Baltici, spero che questa sia solo una sua fantasia malata e che questo non accada mai. L’Ucraina è un’ex repubblica sovietica dell’URSS, il sentiment diffuso è che la Russia non possa in alcun modo perdonare il nostro Paese di essersi distaccato e aver mosso i suoi passi in modo separato dalla Russia. La Russia non vuole che l’Ucraina diventi forte e indipendente”.

Cosa pensi comporteranno le sanzioni per la Russia?

“Le nostre relazioni con la Russia si sono deteriorate molto tempo fa. Da anni non intratteniamo serie relazioni finanziarie o di altro tipo che potrebbero influenzare l’economia ucraina. Recentemente siamo stati uniti alla Russia solo dal gas e dall’industria del carbone. Ma ovviamente, dopo questo conflitto, tutto questo fa parte del passato. La ripresa sarà lunga, ma faremo di tutto per non avere più nulla a che fare con la Russia. Le truppe russe stanno compiendo cose terribili sul territorio dell’Ucraina, sparano e uccidono i civili. Stanno cercando di minare le nostre centrali nucleari. Questa non è guerra, è una specie di barbarie”.

Ti piacerebbe far parte dell’Europa? 

“Il nostro desiderio di sottrarci dall’influenza della Russia in direzione dell’Unione Europea è, in linea di principio, la ragione principale dell’intero conflitto! La Russia non vuole lasciarci andare mentre a noi piacerebbe molto far parte dell’Unione Europea! C’è stato anche un conflitto nel 2013 quando l’Ucraina avrebbe dovuto firmare un accordo commerciale preliminare con l’Unione Europea poi Putin fece pressione sul nostro presidente e il contratto non venne firmato. Fu questo a dare il via alle manifestazioni in Piazza Maidan.

Cosa provi nei confronti della Russia?

“Esci dalla nostra terra! Togli le tue mani sporche e insanguinate dall’Ucraina! Questo è ciò che provo per la Russia. Sono sicuro che ci libereremo delle pressioni russe. Quello che sta succedendo ora è una vergogna per la Russia. L’Ucraina non lo dimenticherà mai ed è improbabile che perdoni. La Russia pagherà risarcimenti all’Ucraina come ha fatto la Germania nazista per i crimini di Hitler”.

Dove immagini il tuo futuro?

“Il nostro futuro è in Europa. Siamo una nazione che ama la libertà e che rispetta i diritti umani. Stiamo pagando un prezzo troppo alto per la nostra libertà, ma siamo ancora risolutamente pronti a rompere con la pressione russa sull’Europa e sui valori europei”.

Jessica Bianchi 

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