Edilizia, siglato il nuovo contratto nazionale: soddisfazione da parte del presidente di Cmb


“Il rinnovo del contratto deve essere valutato come fatto estremamente positivo in una fase critica per l’economia e la società, dopo due anni di pandemia e nel pieno della gravissima crisi internazionale in Ucraina – ha evidenziato il Presidente di CMB, Carlo Zini – senza contare i problemi contingenti e specifici del settore delle costruzioni, fra i quali l’incremento dei prezzi e la scarsità di materiali, oltre alla carenza di manodopera specializzata. Si tratta di un contratto che premia la qualità delle imprese e investe sui loro lavoratori, la cui applicazione è condizione necessaria per accedere ai finanziamenti del PNRR e dei bonus edilizi”.

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Carlo Zini

Lo scorso 3 marzo, dopo mesi di laboriose negoziazioni, è stata raggiunta l’intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori dell’edilizia. L’accordo è stato firmato da Ance, Alleanza Cooperative Italiane (Legacoop Produzione e servizi) e dalle organizzazioni sindacali di categoria Fillea-CGIL, Filca-CISL e Feneal-UIL. Il nuovo contratto pone al centro la qualificazione del settore prevedendo interventi a favore della formazione e della sicurezza sul lavoro, attraverso il contributo del sistema bilaterale, Casse Edili e Scuole Edili, puntando a investire sul miglioramento della professionalità dei lavoratori e sulla qualificazione delle imprese. Un’attenzione particolare è rivolta a favorire, attraverso premi e incentivi, l’ingresso dei giovani nel settore. 

“Il rinnovo del contratto deve essere valutato come fatto estremamente positivo in una fase critica per l’economia e la società, dopo due anni di pandemia e nel pieno della gravissima crisi internazionale in Ucraina – ha evidenziato il Presidente di CMB, Carlo Zini – senza contare i problemi contingenti e specifici del settore delle costruzioni, fra i quali l’incremento dei prezzi e la scarsità di materiali, oltre alla carenza di manodopera specializzata. Si tratta di un contratto che premia la qualità delle imprese e investe sui loro lavoratori, la cui applicazione è condizione necessaria per accedere ai finanziamenti del PNRR e dei bonus edilizi. Un contratto con cui le parti sociali, rinnovando una consolidata tradizione di confronto e collaborazione, forse unica nelle relazioni industriali, si mettono al servizio del Paese in un momento cruciale del suo sviluppo. Uno strumento, quindi, imprescindibile per una corretta valorizzazione dei lavoratori, nella miglior tradizione del mondo cooperativo, che mira a redistribuire equamente le ingenti risorse pubbliche investite nel settore. Non è stato facile raggiungere l’accordo e va dato atto della grande responsabilità di tutti gli attori coinvolti nella complessa trattativa. Da ultimo, consentitemi di ringraziare Legacoop Produzione e Servizi per la competenza e l’abilità con cui ha partecipato al tavolo delle trattative con ANCE e Sindacati, mentre il mio personale tributo, che sono sicuro interpreti il sentimento dei soci di CMB, va al dottor Renato Verri, paziente tessitore di questo prezioso accordo”.