Diritto al rimborso in caso di furto del Bancomat e prelievo non autorizzato

Se si è vittima di un furto della carta bancomat o della carta di credito e il ladro riesce a eseguire uno o più prelievi e/o acquisti non autorizzati, individuando i codici segreti, è utile sapere come muoversi per ottenere la refusione delle somme ingiustamente prelevate.

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Se si è vittima di un furto della carta bancomat o della carta di credito e il ladro riesce a eseguire uno o più prelievi e/o acquisti non autorizzati, individuando i codici segreti, è utile sapere come muoversi per ottenere la refusione delle somme ingiustamente prelevate. Innanzitutto bisogna immediatamente contattare il numero verde del proprio Istituto di Credito per procedere al blocco del bancomat o della carta di credito. La Banca bloccherà le carte e rilascerà un numero di Cro relativo al blocco da comunicare alle Forze dell’ordine in sede di denuncia di furto. E’ infatti necessario recarsi presso i Carabinieri per sporgere la denuncia di furto. Successivamente, se si vuole ottenere il rimborso delle somme sottratte, si formulerà un reclamo alla propria Banca tramite raccomandata a.r. o posta certificata, allegando la denuncia di furto e richiedendo la refusione delle somme illegittimamente prelevate. Di prassi gli Istituti di Credito sono assicurati per questi eventi. Tuttavia nel caso in cui la Banca neghi il rimborso si può aprire una vertenza nei suoi confronti, rivolgendosi all’Arbitro Bancario Finanziario tramite presentazione di ricorso entro 12 mesi dal reclamo sopra citato per tentare una risoluzione stragiudiziale. L’Arbitro contatterà la Banca, la quale avrà 45 giorni di tempo per formulare le sue osservazioni; dopo di che l’Arbitro esprimerà il suo giudizio. In alternativa si potrà adire la competente Autorità Giudiziaria del luogo ove è avvenuta la sottrazione, promuovendo causa nei confronti della Banca. Da evidenziare che l’onere della prova in questa fattispecie è favore del titolare del bancomat o della carta di credito, il quale deve solo dimostrare di avere subito un prelievo non autorizzato dal proprio conto. La Banca, che si oppone al rimborso, dovrà provare la negligenza e l’imprudenza del cliente, ad esempio per difettosa custodia del codice segreto, ravvisandosi così la colpa concorrente del cliente stesso.

Avvocato Laura Vincenzi

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