“Se faticate a respirare, venite in ospedale, non ricorrete a terapie strambe e inefficaci”

A chi decide di non vaccinarsi, dichiara il professor Massimo Girardis, direttore della terapia intensiva del Policlinico di Modena “e io sono assolutamente libertario e questa non è certo la sede in cui discutere della libertà di scelta, come medico e rianimatore raccomando di non attendere troppi giorni a casa e di non ricorrere a terapie strambe, assumendo azitromicina, ivermectina, cortisone o le bacche di Goji. Se faticate a respirare, venite in ospedale. Fidatevi della scienza. Se la mortalità media in terapia intensiva è del 30%, in un paziente che arriva in ritardo può salire sino al 70%”.

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Terapia intensiva del Policlinico di Modena

Sono 20 i pazienti positivi attualmente ricoverati in Terapia intensiva in provincia di Modena, tutti al Policlinico e la fotografia che ne traccia il direttore, il professor Massimo Girardis, non lascia adito a dubbi: “la malattia non è diventata più lieve. Qui – prosegue – la situazione è sempre uguale da due anni e mezzo a questa parte. Abbiamo un numero di pazienti che oscilla tra i 20 e i 30 tutti con malattie respiratorie molto gravi. I pazienti vaccinati e rafforzati con la dose booster presenti in Intensiva sono molto fragili, probabilmente avrebbero la necessità di ricevere cure intensive, seppur non così robuste, anche in caso di influenza o di un altro virus, poiché il loro sistema immunitario è fortemente deficitario. I non vaccinati invece sono pazienti giovani, sempre gli stessi, quelli che vediamo dal marzo del 2020: presentano quadri clinici gravi e la mortalità è del 30%”.

Il direttore della Terapia intensiva del Policlinico lancia poi un appello: “mi rivolgo a chi sceglie di non vaccinarsi, vi prego, quando iniziate ad avere sintomi importanti non restate a casa. Ultimamente stanno arrivando tanti pazienti di diverse età con forme molto gravi. Persone che tentano di curarsi a casa, seguiti in maniera non scientificamente corretta, con trattamenti privi di ogni dimostrazione di efficacia. Arrivano qui con forme polmonari molto gravi che fanno schizzare la mortalità al 70%”.

A chi decide di non vaccinarsi, conclude il professor Girardis, “e io sono assolutamente libertario e questa non è certo la sede in cui discutere della libertà di scelta, come medico e rianimatore raccomando di non attendere troppi giorni a casa e di non ricorrere a terapie strambe, assumendo azitromicina, ivermectina, cortisone o le bacche di Goji. Se faticate a respirare, venite in ospedale. Fidatevi della scienza. Se la mortalità media in terapia intensiva è del 30%, in un paziente che arriva in ritardo può salire sino al 70%”.