Sicurezza a Carpi: “basarsi sui dati secchi è fuorviante”

In particolare, “nei comunicati stampa dello scorso mese di settembre, abbiamo fornito una serie di indicatori precisi e attendibili, circa gli oggettivi aumenti dei carichi di lavoro, ma anche riguardo al fatto che l’aggressività di tanti soggetti criminali è di fatto aumentata” scrive il Siulp, il sindacato di Polizia.

0
1418

C’è necessità di maggiore sicurezza della città di Carpi anche per il Siulp, il Sindacato di Polizia, “soprattutto se relazionata alle carenze d’organico dell’ufficio che è sede della locale Autorità di Pubblica Sicurezza e cioè il Commissariato della Polizia di Stato”.

In particolare, “nei comunicati stampa dello scorso mese di settembre, abbiamo fornito una serie di indicatori precisi e attendibili, circa gli oggettivi aumenti dei carichi di lavoro, ma anche riguardo al fatto che l’aggressività di tanti soggetti criminali è di fatto aumentata” scrive il Siulp.

“Basarsi su dati secchi senza fare opportune considerazioni tecniche è, a nostro avviso, fuorviante e rischia di ridimensionare l’assoluta necessità di incrementare l’organico della Polizia di Stato nel futuro prossimo e venturo. La considerazione tecnica per eccellenza è proprio quella che solo gli operatori sul campo possono fare, cioè che le regole d’ingaggio tra le forze dell’ordine e chi delinque sono mutate, mentre le aggressioni e le reazioni nei confronti delle Forze di Polizia sono costantemente in aumento.

Riteniamo che ciò sia colpa principalmente di quel lassismo legislativo che, nel tempo, ha diminuito e reso vane molte delle pene, ma ha anche aumentato i diritti di indagati e imputati, rendendo farraginosa ed eccessivamente burocratizzata l’attività di polizia. Ma, di riflesso, l’aggressività è aumentata anche nei confronti dei cittadini che subiscono reati più violenti che per tali motivi si sentono giustamente più minacciati rispetto al passato, per cui chiedono maggiore sicurezza e lo fanno anche sollecitando i mass media”.

Il Siulp, lontano ed assolutamente estraneo a diatribe e schermaglie politiche, conferma con convinzione la necessità di avere quanto prima gli organici della Polizia di Stato adeguati allo status di città, peraltro socialmente ed economicamente importante nel panorama provinciale.

“Solo pochissimi giorni fa, abbiamo fatto il punto su alcuni dati oggettivi della sicurezza carpigiano analizzando, ad esempio, i numeri dell’organico in relazione alla complessità del territorio oppure elencando solo alcune dei risultati di polizia giudiziari espressi nel recente passato. Ma è assolutamente il caso di sottolineare anche che dal punto di vista amministrativo, l’attività di polizia carpigiana è sempre in crescita, con tutto ciò che ne consegue in termini di carichi di lavoro e di tempi d’attesa per il cittadino.

Ricordando che le competenze in materia di polizia amministrativa e sociale sono della sola Polizia di Stato e non di altre Forze di Polizia, è bene rammentare che il solo Commissariato P.S. di carpi gestisce un bacino di stranieri di quasi 16.000 (sedicimila) unità, per i quali sono necessari rinnovi e rilasci di permessi di soggiorno, carte di soggiorno, riconoscimenti dello status di rifugiato politico e altro.

È appena il caso di ricordare che per la recente sanatoria per l’emersione degli immigrati irregolari, l’aumento tra il 2021 e il 2022 sarà di oltre dieci volte, portando il numero delle pratiche a oltre 2000. Ma ci sembra anche importante ricordare che nella città di Carpi sono presenti ben sette moschee – delle quali sei di proprietà – tutte con scuole coraniche, che rendono questa cittadina il più importante centro religioso italiano per la comunità a confessione musulmana sciita. Per tali motivi, nei giorni delle ricorrenze religiose islamiche, a Carpi vi si recano centinaia e centinaia di persone provenienti anche da altre province, anche per l’arrivo di importanti personalità del mondo musulmano.

E per la restante parte amministrativa?

C’è da dire che complessivamente, e cioè per i rinnovi e i rilasci dei passaporti, per le armi, per le licenze di Pubblica Sicurezza, il bacino da gestire è di oltre 105.000 unità: un numero spaventoso se relazionato all’esiguità della forza disponibile.

Anche i numeri delle certificazioni antimafia e delle whitelist registrano un lento ma inesorabile incremento da almeno tre anni: da una parte può essere certo letto come un aumento dell’attività lavorativa sul territorio – fatto sicuramente positivo – ma dall’altro     è un aggravio di lavoro in più per il Commissariato di P.S. In sostanza, che si parli di polizia amministrativa o di polizia giudiziaria, oppure di controllo del territorio, gli indicatori puntano tutti verso l’alto, tranne appunto il numero degli operatori in servizio che è assolutamente inadeguato rispetto alla realtà. Peraltro, rispetto alle vetuste piante organiche degli anni ’90, Carpi è l’ufficio che in percentuale ha la  carenza organica più grave rispetto alla Questura di Modena e ai Commissariati P.S. di Sassuolo e di Mirandola. Noi crediamo che tutti questi indicatori, che come Siulp ribadiamo e sottolineiamo, siano più che sufficienti per porre Carpi e il suo Commissariato al centro della “questione modenese” degli organici della Polizia di Stato: il futuro è adesso

“Nessuno di noi afferma che Carpi e il suo hinterland siano certo il Far West, ma le varie operazioni di polizia giudiziaria portate a termine, anche solo nell’ultimo periodo, la dicono lunga sulla capacità operativa espressa dal Commissariato relativamente alla criminalità territoriale: a gennaio 2020 sono stati identificati e denunciati gli autori di una grave rissa in pieno centro, con un accoltellato; a febbraio 2020 è stato individuato l’autore della rapina alla sala giochi “Las Vegas”; a ottobre 2020 è stato eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere per uno dei rapinatori a mano armata di una sala Bingo; sempre a ottobre 2020 e stato effettuato un sequestro di circa 1 kg di droga e di svariate migliaia di euro; a maggio 2021 sono stati eseguiti nr. 6 ordini di custodia cautelare per un totale di nr. 21 denunciati in carcere per numerosi furti di mezzi agricoli; a luglio 2021 è stato eseguito un fermo di polizia giudiziaria per violenza sessuale, oltre a decine e decine di denunciati a piede libero per reati di vario tipo eccetera.

A tutto questo, però va aggiunta anche tutta la restante attività della Polizia carpigiana che è aumentata nel corso degli ultimi anni, mentre il personale del Commissariato anziché aumentare è via via diminuito nel tempo. Cosicché, dai nr. 44 operatori del 2012, siamo arrivato ai 42 del 2021: all’interno di questa cifra vi sono anche gli ufficiali di polizia giudiziaria che, nello stesso periodo, sono calati da nr. 16 a nr. 10.

In compenso, la popolazione  della sola città di Carpi, nello stesso periodo è cresciuta dai 69.000 del 2012 ai 72.000 del 2021. Una città come Carpi, così importante dal punto di vista socio economico e per espansione territoriale, crediamo possa essere considerata una sorta di provincia nella provincia che, paradossalmente, sta invece retrocedendo dal punto di vista dell’organico della Polizia di Stato.

Se, come speriamo, passerà la richiesta che il Siulp porta avanti ormai da oltre quattro anni, cioè di elevare di fascia la Questura di Modena, con benefici in termini di personale per l’intera provincia, auspichiamo che il primo ufficio a beneficiarne sia proprio il Commissariato di Carpi. Il Siulp continuerà su questa strada che, dati alla mano, risulta l’unica veramente percorribile”.