Americani in visita all’Endocrinologia di Carpi: a scuola di termoablazione laser

Ricardo Paz-Fumagalli, medico del Cancer Center Endocrine Disease Group della Mayo Clinic di Jacksonville (Florida, U.S.A.) – una delle migliori strutture sanitarie al mondo per standard di qualità –, ha assistito alle procedure di termoablazione laser dei noduli tiroidei eseguite a Carpi dagli endocrinologi dell’équipe diretta dal Professor Giampaolo Papi.

0
2546
Da sinistra, Giulia Portente, Viviane Ardente, Chiara Imbriaco, Ricardo Paz-Fumagalli, Giampaolo Papi, Iolanda Coletta, Maria Sole Gaglianò

L’Endocrinologia dell’Azienda Usl di Modena, diretta dal Professor Giampaolo Papi, diventa scuola di formazione per i medici interessati ad apprendere l’innovativa procedura di termoablazione laser dei noduli tiroidei.

Presso le sale operatorie dell’Ospedale Ramazzini di Carpi sono già stati formati nei mesi scorsi endocrinologi e chirurghi provenienti dall’Istituto Auxologico di Milano e dall’Università della Campania. 

In questi giorni, ad assistere di persona al lavoro degli endocrinologi dell’Ausl di Modena è stato il dottor Ricardo Paz-Fumagalli, radiologo interventista di fama internazionale, medico del Cancer Center Endocrine Disease Group della Mayo Clinic di Jacksonville, in Florida (U.S.A.). La Mayo Clinic è riconosciuta come una delle migliori strutture sanitarie del mondo per standard di qualità ed è sede della prestigiosa Mayo Medical School.

Il medico americano è arrivato a Carpi per osservare i risultati della nuova metodica di termoablazione laser dei noduli tiroidei, avviata al Ramazzini nel 2019 grazie a una donazione dell’Associazione Pazienti Tiroidei (APT) Onlus e di altri soggetti privati, con l’obiettivo di promuoverla anche alla Mayo Clinic negli Stati Uniti.

“La presenza dell’illustre collega americano presso il nostro Centro – dichiara il Professor Papi – ci rende orgogliosi e ci conferma che la fiducia che io e i miei collaboratori abbiamo riposto nelle procedure di termoablazione laser per il trattamento dei noduli della tiroide era giusta. In soli due anni abbiamo sottoposto a termoablazione laser decine di pazienti, i quali avrebbero avuto come unica alternativa l’intervento chirurgico di asportazione della tiroide. In tutti i casi abbiamo ottenuto una riduzione significativa del volume dei noduli, evitando l’operazione, l’anestesia generale, il ricovero in ospedale, la cicatrice e la necessità di assumere la terapia sostitutiva a vita”.

“L’esperienza presso l’ospedale di Carpi è stata molto positiva e stimolante” ha sottolineato il dottor Paz-Fumagalli al termine della dimostrazione della nuova metodica laser. “Il Prof. Papi e la sua équipe mi hanno accolto con grande favore, mostrandomi le procedure per questa innovativa tecnica molto efficace nei pazienti affetti da noduli della tiroide. Porterò quest’esperienza con me per introdurre la termoablazione laser anche nell’ospedale in cui opero in Florida”.

Soddisfazione per i livelli di eccellenza raggiunti dall’Endocrinologia è stata espressa anche dal direttore generale dell’Azienda Usl di Modena, Antonio Brambilla: “L’Ausl di Modena conferma di essere all’avanguardia nella ricerca e nella promozione di procedure innovative nel trattamento delle malattie della tiroide, sempre a vantaggio dei pazienti”.