Modena maglia nera in regione per numero di contagi: “facciamo più tamponi”

Dalle inchieste epidemiologiche svolte dal Dipartimento di Sanità Pubblica appare evidente come le principali fonti di contagio siano “l’ambiente domestico e il contesto amicale e il rientro dalle vacanze dall’Italia e dall’estero. Al momento - sottolinea il dottor Ferrari - non abbiamo evidenze di focolai di particolare rilevanza”.

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Davide Ferrari, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di Modena

Negli ultimi giorni Modena è stata più volte maglia nera in regione per numero di contagi. Una tendenza che, come sottolinea il dottor Davide Ferrari, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di Modena, “deve essere valutata su un lungo periodo dal momento che i dati di una singola giornata non sono significativi”. Che il trend sia in salita è una realtà ma, prosegue il direttore, “tale aumento è senz’altro legato al maggior numero di tamponi che stiamo effettuando”. 

E se la “percentuale di positività al Covid sui nuovi tamponi non è cresciuta” i numeri ci dicono però chiaramente che la “circolazione virale nel nostro territorio è importante”. 

Dalle inchieste epidemiologiche svolte dal Dipartimento di Sanità Pubblica appare evidente come le principali fonti di contagio siano “l’ambiente domestico e il contesto amicale e il rientro dalle vacanze dall’Italia e dall’estero. Al momento – sottolinea il dottor Ferrari – non abbiamo evidenze di focolai di particolare rilevanza”.

Per tentare di arginare la circolazione del virus le raccomandazioni non cambiano: “al momento – prosegue il direttore – nella nostra provincia il 66,8% della popolazione dai 12 anni in su risulta aver completato il ciclo vaccinale. L’auspicio è che tale copertura possa aumentare ancora anche perché nell’ultima settimana abbiamo rilevato come i non vaccinati abbiano una probabilità di ammalarsi 6 volte superiore rispetto a chi è stato vaccinato”. La vaccinazione però non è sufficiente: “è fondamentale continuare a rispettare tutte le misure di prevenzione che ormai conosciamo. Evitare gli assembramenti, usare la mascherina quando non è possibile mantenere la distanza di sicurezza e igienizzarsi con cura le mani. Mediante l’adozione di questi  comportanti confidiamo di contenere l’espansione del contagio nelle prossime settimane”, conclude Ferrari.