Si gira a Carpi il film al femminile sulla deportazione

“In questo film vogliamo raccontare la volontà della vita di resistere ai tentativi di annientarla, e in particolare la figura della donna in quanto generatrice di vita, di speranza, di futuro”: non trattiene la commozione il regista Claudio Uberti, anche sceneggiatore insieme a Francesca Romana Massaro e Francesca Nodari, durante l’incontro con la stampa per raccontare la genesi di ‘Bocche inutili’

0
1565

“In questo film vogliamo raccontare la volontà della vita di resistere ai tentativi di annientarla, e in particolare la figura della donna in quanto generatrice di vita, di speranza, di futuro”: non trattiene la commozione il regista Claudio Uberti, anche sceneggiatore insieme a Francesca Romana Massaro e Francesca Nodari, durante l’incontro con la stampa per raccontare la genesi di ‘Bocche inutili’, il film che si sta girando in queste settimane a Carpi, per 25 giorni in tutto, tra il Campo di Fossoli e altre location. La storia è ambientata nel 1944, e mette in scena la terribile vicenda di un gruppo di donne ebree che, catturate dai nazifascisti, finiranno nel terribile lager femminile di Ravensbrück dopo essere transitate anche da Fossoli, e faranno di tutto, fino a sacrificare la propria vita, perché sopravviva una giovane esistenza che deve ancora venire al mondo. La vicenda, storia di finzione, è però ispirata a fatti veri e testimonianze reali fornite da alcune sopravvissute. Nel cast, Margot Sikabonyi, Lorenza Indovina, Patrizia Loreti, Morena Gentile e Nina Torresi. Un film storico, dunque, che racconta la pagina più nera della storia italiana ed europea, prodotto da WellSee insieme a Lucere Film, in collaborazione con Rai Cinema e in associazione con MG Production, Scrigno Produzioni, Lorebea Film Production e ZTV Production. Come racconta il regista, l’avvio delle riprese è stato preparato da mesi di intenso studio: “Ci siamo preparati molto con il cast, per entrare in questa storia terribile. Le attrici stanno dando veramente tutto, e non è raro che siano talmente immerse nella vicenda da non riuscire, sul set, a trattenere le lacrime”. Una grande emozione testimoniata anche da Margot Sikabonyi: “Appena arrivati a Carpi per iniziare le riprese, abbiamo visitato quell’incredibile museo che avete qui (riferendosi al Museo Monumento al Deportato) e che ci ha sconvolto al punto tale da farci sentire profondamente il dovere di trasmettere tutto questo”. Un’occasione, questa, anche per la città, come ribadito dal Sindaco Bellelli: “Da carpigiani sentiamo di essere non soltanto custodi della memoria di ciò che è stato, ma anche promotori dei valori sorti da quelle ceneri, affinché questo orrore non accada mai più. Siamo dei costruttori di strade di pace, in un certo senso, e per fare questo un linguaggio potente come quello del cinema è fondamentale”. Un impegno ribadito anche dal Presidente della Fondazione Fossoli Pierluigi Castagnetti: “Venendo meno i testimoni diretti, e in molti casi anche i loro familiari, occorre educare le nuove generazioni a trasmettere il ricordo e i valori fondanti delle nostre democrazie, a diventare testimoni dei testimoni. Anche per questo un film su quei fatti è così importante”. Oltre ad aver ottenuto il contributo dell’Emilia-Romagna Film Commission ‘Bocche inutili’ è sostenuto da varie realtà economiche quali Azienda De Nigris (Balsamico Village), CMB, Bper Banca, Global Solution Srl, Fourghetti srl, AIMAG, Farmacia per te, Autovia, Fondazione per la qualità di vita, Solution Bank. Un progetto che sarebbe dovuto iniziare nel 2020, per poi essere posticipato a causa della pandemia, che non ha fatto tuttavia venir meno la determinazione a realizzarlo: un’impegno cui hanno fortemente creduto anche i produttori Angelisa Castronovo e Antonino Moscatt, la cui figlia è, nel film, la più giovane interprete. L’uscita in sala è prevista a inizio 2022.

Marcello Marchesini