La partecipazione si riduce a una crocetta

In pochi minuti l’amministrazione comunale realizza l’obiettivo che si è posta di coinvolgere la città “in un’ampia progettazione partecipata” in cui però sono ammesse solo risposte a crocette e l’unica concessione è quella di una scelta multipla. Un entusiasmo che il cittadino fatica a condividere perché quando capisce che parlando del “grande parco” l’amministrazione comunale si riferisce all’Oltreferrovia resta interdetto chiedendosi come faranno a realizzare quella promessa di felicità in 70mila metri quadri?

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Bastano pochi minuti per realizzare il sogno di ogni cittadino: la partecipazione inclusiva si risolve online in sette quesiti a cui rispondere apponendo una crocetta. Il questionario in forma anonima dopo aver richiesto qualche dato generico si sviluppa con i sette quesiti che riguardano un “grande parco” un parco: frequenti abitualmente i parchi? E ancora: deve essere fruibile a tutti, accogliere flora e fauna selvatica o contribuire al contrasto dei cambiamenti climatici?

Quali contenuti vorresti all’interno del parco pubblico? Percorsi fitness, wi-fi gratuito, caricatori usb o orti sociali? Come immagini il parco? Grandi distese verdi, prati stabili, aree boscate?

Considerando che il sondaggio online riguarda un parco, davanti ad alcune domande sorge il dubbio che siano inutilmente poste: qualsiasi cittadino sogna di rilassarsi in un parco dove sia possibile fare un pic nic o che preveda lunghi percorsi ciclabili immersi nel silenzio, in cui ci sia una biblioteca condivisa accanto a percorsi fitness liberi e attrezzati, in cui possibile accedere col proprio animale e avere fontanelle per bere, con differenze di quote e dislivelli per individuare aree più riservate. Insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta rispondendo alle sette domande perché ogni opzione elencata può valere una crocetta.

In pochi minuti l’amministrazione comunale realizza l’obiettivo che si è posta di coinvolgere la città “in un’ampia progettazione partecipata” in cui però sono ammesse solo risposte a crocette e l’unica concessione è quella di una scelta multipla nella convinzione che “un numero alto di interazioni e contributi aumenti la qualità del progetto che si andrà a realizzare”.

Un entusiasmo che il cittadino fatica a condividere perché quando capisce che parlando del “grande parco” l’amministrazione comunale si riferisce all’Oltreferrovia, tra via Tre Ponti e Strada Corbolani, resta interdetto chiedendosi come faranno a realizzare quella promessa di felicità in 70mila metri quadri (l’area del Parco Magazzeno per intenderci) dopo che hanno deciso di far costruire accanto case e palazzi sul lato di via Tre Ponti? Ma non poteva essere fatto prima questo sondaggio online?

 

Sara Gelli

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