Resistenza: sostantivo femminile

Le iniziative per il 25 aprile della Fondazione Fossoli indagano l’apporto delle donne alla liberazione dal nazifascismo.

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Resistenza: sostantivo femminile: è questo il titolo che riunisce le iniziative promosse dalla Fondazione Fossoli in occasione del prossimo 25 aprile, un anniversario che, in accordo con l’indirizzo del Tavolo memoria del Comune di Carpi, sarà dedicato ad approfondire il contributo delle donne alla Resistenza e alla Liberazione.

Il programma si apre giovedì 22 aprile, quando, alle 18, si terrà online, in diretta sulla pagina Facebook della Fondazione Fossoli, Le donne nel regime fascista, la conferenza della storica Sara Follacchio. Nell’analizzare gli eventi e i processi che caratterizzarono il ventennio fascista, risulta evidente – per quanto concerne l’universo femminile – come a un modello di sposa e madre prolifica, veicolato da organi di stampa, discorsi ufficiali, direttive e pubblicazioni, si contrapponesse un modello dal profilo decisamente diverso, espressione di un protagonismo femminile favorito dalle ambizioni totalitarie del regime.
A uno sguardo attento, il rapporto donne/fascismo appare assai complesso e articolato, e letture che ne propongano un’immagine semplificata rischiano di celare i fattori che concorrono a renderlo niente affatto univoco. L’incontro si pone in continuità con le quattro conferenze del ciclo di formazione La libertà è un metodo che, recentemente conclusesi, hanno voluto tracciare un itinerario di approfondimento di alcuni aspetti del regime fascista.

Il programma della giornata del 25 aprile prevede due iniziative: cinque contributi speciali recuperati dall’archivio della Fondazione – disponibili sul sito e i canali social – per evidenziare una prospettiva tutta al femminile sulla lotta di liberazione;  un messaggio video che, direttamente dal Campo di Fossoli, sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione a partire dalle 14.30.

È riproposta #lamialiberazione, l’iniziativa nata lo scorso anno per coinvolgere le persone invitandole a raccontare cosa significhi per loro il 25 aprile: per questa edizione l’invito a fornire i propri contributi è stato specificatamente indirizzato alle scuole di ogni ordine e grado, per fare sì che siano le giovani generazioni a raccontare cosa rappresenti, per loro, la Festa della Liberazione.