Scuola, oltre 6.000 positivi in Emilia-Romagna tra alunni, docenti e personale

Mai così tanti casi di Coronavirus nelle scuole di ogni ordine e grado dell’Emilia Romagna come nel mese di febbraio: dagli asili nido alle superiori sono stati in totale 6.080 tra bambini, ragazzi, insegnanti e personale gli emiliano-romagnoli ad aver contratto il Covid. Nelle ultime due settimane negli studenti sopra i 6 anni si supera l'incidenza di 350 casi ogni 100.000 persone.

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Mai così tanti casi di Coronavirus nelle scuole di ogni ordine e grado dell’Emilia Romagna come nel mese di febbraio: dagli asili nido alle superiori sono stati in totale 6.080 tra bambini, ragazzi, insegnanti e personale gli emiliano-romagnoli ad aver contratto il Covid.

Un aumento quasi del 70% rispetto alle quattro settimane piene di gennaio, quando i casi erano stati 3.614, e che equivale, in 28 giorni, a quasi un terzo dei casi dalla riapertura delle scuole a settembre: negli ultimi sei mesi, infatti, complessivamente risultano 18.197 positivi in età scolastica e 3.043 contagi tra insegnanti e personale. I numeri indicano infatti nelle ultime due settimane – dal 15 al 21 e dal 22 al 28 febbraio – una incidenza superiore ai 350 casi ogni 100.000 persone per tutte le fasce d’età dai 6 ai 18 anni, mentre tra i bambini fino ai 5 anni l’incidenza è vicina ai 250 casi.

A presentare questa mattina i dati, l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini durante una informativa alle commissioni Politiche per la salute e politiche sociali e Cultura, scuola, formazione, lavoro riunite in seduta congiunta.

“I dati parlano da soli – ha affermato Donini – in due settimane abbiamo avuto un picco di contagiati che non ha paragoni con i mesi precedenti. E secondo l’interpretazione unanime degli scienziati, compresi i nostri esperti, tutto questo è dovuto alla maggiore diffusività del virus a causa della predominanza della variante inglese. Abbiamo agito tempestivamente, la prevenzione è stata massiccia sia con i test in farmacia che con il contact tracing, ma nonostante ciò la situazione è molto pesante per questa fascia di età. Ecco perché abbiamo guardato i territori con maggiore incidenza di contagio, insieme ai parametri ospedalieri, e abbiamo condiviso con tutti gli enti locali e le aziende sanitarie delle misure aggiuntive rispetto alla fascia arancione per implementare ulteriori restrizioni che mettessero al riparo la fascia di età scolastica e riducessero la circolazione delle persone. Per il futuro, per quanto riguarda le scuole speriamo di poter sviluppare test di massa vicino agli istituti, non solo nelle farmacie, per alunni, professori e personale”.