Riassumere la carriera di Lorenzo Paterlini in poche righe è difficile. Dopo aver mosso i primi passi al Caffè Dei Pio, negli anni d’oro dello storico locale di viale Carducci, Paterlini ha proseguito la sua carriera a Bologna, realizzando inoltre numerose esperienze di lavoro stagionale in diversi locali della riviera romagnola, ma anche di Barcellona e Formentera, per poi ampliare la sua esperienza professionale a New York e, infine, a Londra, da cui è rientrato lo scorso anno in concomitanza con la diffusione della pandemia.
L’ultima esperienza lavorativa, in ordine di tempo, l’ha vissuta a Marina di Ravenna la scorsa estate, e ora è in fase di progettazione per il futuro.
In virtù della sua lunga carriera e della sua visione professionale fortemente orientata al cliente, Paterlini è stato scelto da Alessandro Romoli, Presidente di Accademia del Bar, per interagire insieme a Matteo Gamberi, formatore e consulente della scuola, sul passato, presente e futuro del settore.
La Diretta Accademica che vedrà protagonista Lorenzo Paterlini si terrà lunedì 25 gennaio alle ore 18,30 sulla pagina Instagram e sulla pagina Facebook di Accademia del Bar, e fa parte di un ciclo di incontri con professionisti del settore che dialogono su diversi aspetti riguardanti il mondo del bar management: dalla gestione del personale, alla leadership, passando per le tendenze di mercato presenti e future.
“Lorenzo Paterlini- ha spiegato Matteo Gamberi- può offrire ai giovani una visione completa, approfondita e anche internazionale della professione di bar manager.
Dirette Accademiche è una rubrica settimanale nata lo scorso dicembre per continuare a offrire il nostro supporto e le nostre competenze nonostante le restrizioni del periodo, e per offrire diversi punti di vista su questo settore in evoluzione”.
Lorenzo, in che direzione pensi stia andando il settore del bar in Italia?
“Negli ultimi anni in Italia è molto cambiato il modo di fare il barista e di approcciarsi per la prima volta a questo mestiere. Si sono accorciati i tempi della gavetta, e molti ragazzi pensano che basti un corso on-line per diventare barman o bartender, ma non è così.
Le competenze tecniche rappresentano soltanto un 10% della professione di barman.
La vera essenza del barman riguarda le sue capacità relazionali, di approccio, rispetto e cura nei confronti del cliente che solo la formazione sul campo può far crescere e maturare.
Pertanto, penso che la chiave del futuro del settore, al di là delle tecniche di miscelazione sempre più innovative, sia riprendere i valori di accoglienza e cura che caratterizzavano fortemente la nostra professione in passato.
Chiara Sorrentino