Il Crea non è in pericolo ma il cemento avanza

L’ex vivaio, coi suoi 2 ettari di verde, è intoccabile e già oggi il cantiere ha spinto la fauna selvatica presente a rifugiarvisi. In ogni angolo si nascondono lepri e fagiani, per non parlare poi degli uccelli. Purtroppo il loro habitat si riduce sempre più, letteralmente ingoiato da colate di cemento.

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2006

Al posto di alberi e prati, ancora cemento. Proseguono spediti i lavori preparatori per la realizzazione del nuovo quartiere composto da 18 abitazioni tra ville abbinate, maisonette con giardino privato e appartamenti tra le vie XXV Aprile e G. Pesce a Cibeno. Sono infatti in corso di realizzazione le strade e le infrastrutture di servizio all’insediamento: percorsi che sorgono là dove la natura sbocciava rigogliosa fino a poche settimane fa. Delle piante ad alto e medio fusto e degli arbusti che si estendevano su una superficie di circa un ettaro non è rimasto quasi più nulla.

Il cemento arriverà quasi a lambire l’ex vivaio Crea, uno dei pochi boschi sopravvissuti all’interno della nostra città. Questo prezioso scrigno di biodiversità, di proprietà comunale e affidato in gestione alle amorevoli cure dei volontari della sezione carpigiana della Lipu, però non è in pericolo. “Siamo stati rassicurati sul fatto che il verde rimasto diventerà un parco pubblico in questo modo – spiega Daniela Rustichelli, delegata Lipu – si potrà creare non certo un corridoio ecologico ma almeno una sorta di passaggio tra quell’area rinaturalizzata e il Crea”. L’ex vivaio, coi suoi 2 ettari di verde, è “intoccabile – prosegue Rustichelli – e già oggi il cantiere ha spinto la fauna selvatica presente a rifugiarvisi. In ogni angolo si nascondono lepri e fagiani, per non parlare poi degli uccelli. Purtroppo il loro habitat si riduce sempre più” letteralmente ingoiato da colate di cemento.

Jessica Bianchi