Da domenica scatta l’arancione per l’Emilia Romagna

“La nostra regione da domenica e per due settimane rientrerà nella zona arancione perché l’andamento epidemiologico di questi giorni ha comportato un numero molto alto di persone ricoverate in reparti Covid e in terapia intensiva. Lo stress e la pressione negli ospedali è tale da indurre il Governo a introdurre misure restrittive” ha annunciato l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini in diretta dal Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.

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Toscana e Campania in zona rossa mentre passano in area arancione Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche.
“La nostra regione da domenica e per due settimane rientrerà nella zona arancione perché l’andamento epidemiologico di questi giorni ha comportato un numero molto alto di persone ricoverate in reparti Covid e in terapia intensiva. Lo stress e la pressione negli ospedali è tale da indurre il Governo a introdurre misure restrittive” ha annunciato l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini in diretta dal Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.
“Il razzo ha perso un po’ di velocità – ha spiegato il professor Pierluigi Viale, primario dell’Unità Operativa di Malattie Infettive del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna – poiché la curva di crescita è diventata lineare. Ricordiamoci che il virus a parte qualche leggenda non è mutato in meglio, al contrario pare aver fatto qualche aggiustamento in peggio in termini di trasmissibilità. I pazienti positivi ricoverati hanno un turn over molto lento per questo gli ospedali vanno in sofferenza. La curva ci preoccupa: il nostro sistema è ancora in grado di accettare la sfida di combattere su due fronti, ovvero l’infezione da Covid pur garantendo altri livelli di assistenza. E’ una sfida durissima
perché l’esercito è sempre lo stesso. Dobbiamo arrestare questa crescita perché il nostro sistema non può reggere in eterno questo tipo d’urto. Ben venga l’essere stati inseriti in zona arancione: non è una sconfitta bensì una presa di coscienza rispetto a grande un problema”.
Nei prossimi 15 giorni, prosegue Viale, “dobbiamo svoltare. Se RT sarà sceso sotto a 1 potremo guardare al futuro con serenità, fare un Natale decente, prenotare le vacanze per la prossima estate e i nostri ospedali potranno garantire la giusta assistenza a tutti i pazienti, Dobbiamo fare un salto in avanti in senso positivo per far cadere la pendenza di questa curva di crescita. So che per un giovane è difficile accettare tali restrizioni ma questo è il momento della responsabilità civile. La gestione del Covid è in mano a ciascuno di noi”.
Il primario dell’Unità Operativa di Malattie Infettive del Sant’Orsola è lapidario: “dopo l’estate delle illusioni, ci siamo assuefatti alla paura e abbiamo disperatamente bisogno di libertà, aria fresca… ed è ancora più difficile fare delle ulteriori rinunce. Le misure di locksoft emanate sinora ci circondano che il virus non è mai andato via; ci ha dato un piccola tregua ma ora, per evitare di ritrovarci a vivere il dramma di marzo e aprile dobbiamo recuperare quel giusto atteggiamento di attenzione che ci ha permesso di superare la prima ondata”.

LE REGOLE
Ricordiamo che in zona arancione è possibile spostarsi solamente nel proprio comune dalle 5 alle 22, senza dover motivare lo spostamento. Vengono vietati i movimenti verso altri comuni e altre regioni, tranne nei casi di esigenze lavorative, di salute o di necessità. Dalle 22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti, tranne le solite eccezioni lavorative o date da necessità e salute.
Nell’area arancione sono chiusi bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie. È consentito solo l’asporto, fino alle 22. Non si può consumare, in caso di asporto, nelle vicinanze dei locali. La consegna a domicilio rimane consentita a qualsiasi orario.
Nelle Regioni inserite nella zona arancione i centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Restano aperte farmacie, parafarmacie, supermercati, tabacchi ed edicole al loro interno. Gli altri negozi restano aperti se non si trovano all’interno dei centri commerciali.
Nella fascia arancione si continuerà ad andare di presenza nelle scuole per l’infanzia, alle elementari e alle medie. La didattica a distanza è obbligatoria al 100% solamente alle superiori, con l’esclusione di alcuni casi di disabilità e per alcuni laboratori. Didattica a distanza anche per l’università, fatta eccezione per alcuni laboratori e per le matricole.
È possibile fare una passeggiata nelle zone arancioni? Sì, purché dalle 5 alle 22. Stessi orari anche per l’attività motoria, che si può svolgere anche nei parchi ma evitando assembramenti. Si può utilizzare la bicicletta in qualsiasi momento? Sì, tutti gli spostamenti consentiti possono essere svolti con la bicicletta.

J.B.