Carpinscienza cresce, più di 18mila i partecipanti

Per il livello degli ospiti, l’evento carpigiano è diventato un punto di riferimento per la divulgazione. Per la città, e non solo, rappresenta un’occasione di incontro per ricercatori, appassionati, scuole e famiglie.

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E’ un successo che cresce quello di Carpinscienza. La quinta edizione prevista inizialmente a primavera è andata in scena a fine settembre, con modalità straordinarie a causa del Covid, ma che si sono rivelate davvero tali per il riscontro di pubblico che la manifestazione ha avuto da tutta Italia. La possibilità di collegarsi online ha consentito a tante scuole, da nord a sud, di seguire lezioni e laboratori partecipando attivamente, anche se a distanza e “tutti gli studenti, da quelli delle elementari fino ai più grandi delle superiori, si sono appassionati a come potrebbe essere il futuro nello spazio, alle esplorazioni degli abissi marini, ai robot e alla distruzione del pianeta da parte dell’uomo che, nonostante la sua intelligenza, sta minando la sua stessa sopravvivenza” commenta la professoressa Nadia Garuti, anima di Carpinscienza, coordinatrice e responsabile del Comitato scientifico composto dai professori Anna Giannini, Carlotta Mantovani, Elisabetta Fiorini, Gian Luca Bernardi, Margherita Pivetti (Liceo Fanti); Annalisa Rumori, Daniela Davino, Maria Vittoria Bertacchini, Silvia Cesaro (IIS Meucci); Chiara Lugli, Roberta Righi, Laura Malagoli (IPSIA Vallauri); Monia Mussini e Paola Bulgarelli (Itis Da Vinci) col sostegno dei presidi delle quattro scuole Alda Barbi del Liceo Fanti che da sempre segue da vicino il festival, Luigi Vaccari, Vincenzo Caldarella e Marcello Miselli.

La realizzazione dell’evento è curata congiuntamente dalle quattro scuole secondarie di secondo grado di Carpi (Fanti, scuola capofila, Meucci, Vallauri, Vinci), unite dalla volontà di coinvolgere tutti, grandi e piccini, addetti ai lavori e non, in un percorso di scoperta della cultura scientifica che vuole essere innovativo e appassionante. Posti esauriti anche per le tre serate di conferenze “in presenza” nella tensostruttura in Piazza Martiri e nel Teatro.

Ad affrontare il tema Co-scienza scelto per l’edizione 2020 sono intervenuti relatori di caratura nazionale e internazionale tra i quali Barbara Mazzolai, direttrice del Centro di Micro-BioRobotica (CMBR) dell’Istituto Italiano di Tecnologia e tra le 100 ricercatrici invitate a far parte del progetto 100 Donne per la ScienzaStefano Mancuso, scienziato di prestigio mondiale, professore all’Università di Firenze, dirige il Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (LINV); Luca Perri, astrofisico dell’Osservatorio di Merate e del Planetario di Milano, si occupa di divulgazione su vari media; Serena Giacomin, fisica, con specializzazione in Fisica dell’Atmosfera, meteorologa certificata di Meteo Expert  (noto come Centro Epson Meteo), climatologa e presidente dell’Italian Climate Network, il movimento italiano per il clima; Mariasole Bianco, Donna Ambiente 2019, biologa marina, esperta oceanografa e punto di riferimento su scala nazionale e internazionale per le politiche legate alla tutela degli oceani e lo sviluppo sostenibile.

“A entusiasmare la folla è stato il collegamento con Amalia Ercoli Finzi, la madre della missione Rosetta sulla cometa: resta un vulcano a 83 anni” ammette la professoressa Garuti.  Per il livello degli ospiti, Carpinscienza è diventato un punto di riferimento per la divulgazione scientifica al pari dei festival di Bergamo e Genova mentre per Carpi rappresenta un’occasione di incontro per ricercatori, appassionati, scuole e famiglie.

Sara Gelli