Covid, “tra panico e indifferenza c’è una terra di mezzo fatta di responsabilità, senso civico, coscienza civile e prudenza”

A fare il punto sull'andamento dei contagi in Emilia Romagna è stato l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini. “Andiamo oltre la norma giuridica - ha dichiarato - tenendo un comportamento ancor più cautelativo. Facciamo di tutto per mantenere i numeri sotto controllo”.

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A fare il punto sull’andamento dei contagi in Emilia Romagna è stato l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini.
“Oggi – ha dichiarato – la nostra regione ha toccato con mano il picco epidemico già molto consistente a livello nazionale e internazionale, registrando 276 nuovi casi. Tra le regioni che hanno avuto incrementi forti siamo ancora tra quelle meno colpite: la Lombardia oggi ha avuto 983 casi, la Campania 769, il Veneto 595, la Toscana 483, il Piemonte 401.
Da settimane riusciamo a intercettare in modo repentino i casi di Covid grazie a una media stabile di 10mila tamponi e 2mila test sierologici quotidiani, abbiamo un indice del 2,5% tra i casi positivi e il numero di tamponi eseguiti. Il 50% degli emiliani romagnoli è già isolato quando ne viene accertata la positività. La situazione ospedaliera è sotto controllo: sono 226 le persone ricoverate (-6 rispetto a ieri) e 14 quelle in Terapia Intensiva”.
I focolai che interessano prevalentemente la nostra regione sono soprattutto “quelli famigliari, alcuni casi sporadici legati alle attività produttive, qualche caso di rientro dall’estero, alcune positività dentro alle scuole (sono 460 i casi di Covid in ambito scolastico in regione, di cui 400 studenti e 60 personale) e, grazie agli screening, sono state riscontrati alcuni casi dentro alle strutture per anziani”, ha proseguito Donini.
Le azioni messe in atto dalla Regione per contenere la malattia sono “la capacità di testare con tempestività i cittadini con i tamponi naso faringei e i sierologici per spegnere velocemente i focolai nascenti. Più si sonda la popolazione più si intercettano positività, perlopiù asintomatiche, ma tale attività tiene al riparo gli ospedali. Continueremo a fornire cure ai cittadini al domicilio perché l’intervento farmacologico deve essere immediato, attraverso le Usca, unità operanti sul territorio che svolgono decine di migliaia di prestazioni a domicilio. Proseguiremo anche nel sostenere la ricerca scientifica. Ottobre sarà un mese significativo nella nostra attività di contrasto al Covid-19: dal 12 ottobre vi sarà la possibilità di sottoporsi alla vaccinazione influenzale. Lo scorso anno sono stati 850mila i cittadini vaccinati, nel 2020 potremo vaccinarne 1 milione e 400mila a cominciare dalle categorie più vulnerabili, dai 60 anni in su, per cui il vaccino è gratuito, e le categorie professionali a rischio”.
Il 19 ottobre nelle farmacie tutti coloro che ruotano intorno al mondo della scuola potranno svolgere gratuitamente il test sierologico: “dagli studenti al personale docente e non docente, ai loro famigliari”, aggiunge Donini.
Dal 26 ottobre arriveranno in regione anche 2 milioni di tamponi rapidi, “un test molto affidabile per presidiare anche il mondo del lavoro pubblico e privato”.
Accanto all’azione degli enti pubblici si devono poi sommare i comportamenti corretti di ciascuno di noi: “essere responsabili è fondamentale. Occorre rispettare gli obblighi che ci sono per ridurre il rischio di contagio e limitare la diffusione del virus. Non esiste il rischio zero ma esiste la possibilità di limitare anche questo picco epidemico che stiamo vivendo. Parola d’ordine: prudenza, indossando la mascherina, mantenendo il giusto distanziamento, evitando gli assembramenti, anche tra amici ed igienizzando le mani. Andiamo oltre la norma giuridica, tenendo un comportamento ancor più cautelativo”, prosegue l’assessore Raffaele Donini.
Tra panico e indifferenza, conclude Donini, “c’è una terra di mezzo fatta di responsabilità, senso civico, coscienza civile e prudenza. Facciamo di tutto per mantenere i numeri sotto controllo”.
J.B.