I nuotatori delle 6 chiedono chiarezza sugli abbonamenti

“Sebbene siamo riusciti a riaprire la piscina, sui nostri bilanci pesa l’aumento delle spese per gli adempimenti alle norme anti contagio e l’inevitabile riduzione di tutte le attività” spiega il presidente di Coopernuoto Gualdi dopo che il gruppo delle 6 del mattino ha chiesto spiegazioni in relazione alle nuove condizioni dell’abbonamento annuale.

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“Pensare di tornare alla normalità a oggi è impossibile. Sebbene siamo riusciti a riaprire la piscina comunale di Carpi, sui nostri bilanci pesa l’aumento delle spese per gli adempimenti alle norme anti contagio e l’inevitabile riduzione di tutte le attività” spiega il presidente di Coopernuoto Gianluca Gualdi dopo che il gruppo delle 6 del mattino ha chiesto spiegazioni in relazione alle nuove condizioni dell’abbonamento annuale. Si tratta dei nuotatori che frequentano l’impianto per fare nuoto libero prima di andare al lavoro: l’abbonamento che consentiva loro di entrare tutti i giorni dell’anno potrebbe essere sostituito con un abbonamento a gettoni che comporterebbe un aumento della spesa del triplo. “Dopo il lockdown la piscina ha riaperto ma solo a partire dalle nove del mattino: non è più stato possibile nuotare nella fascia oraria tra le 6.30 e le 9. Ci è stato riconosciuto il rimborso e la proroga dell’abbonamento ma non ci aspettavamo che fossero modificate le condizioni dell’abbonamento annuale in modo così pesante”, spiegano i nuotatori che non vogliono rinunciare alla loro passione per il nuoto.

“E’ aperto un tavolo con l’Amministrazione Comunale che definisce le tariffe e stiamo lavorando per andare incontro alle esigenze di tutti. Nulla però sarà più come prima e occorre trovare un equilibrio di bilancio che ci consenta di tenere aperto l’impianto” afferma Gualdi che ribadisce l’impegno per tenere aperta la piscina e salvaguardare la cooperativa che la gestisce e i 66 posti di lavoro.

S.G.