Rafforzare la funzionalità degli ospedali è il primo obiettivo per far fronte all’emergenza coronavirus

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In foto gli assessori Priolo e Donini

Continua incessante il lavoro per cercare di migliore la funzionalità e l’efficienza degli ospedali. Entro la settimana la Regione garantirà, per le strutture ospedaliere del piacentino, il raddoppio delle postazioni di terapia intensiva che passeranno da 15 a 33 (oltre le 9 postazioni per l’attività ordinaria, extra Coronavirus), mentre la Protezione civile ha concluso, ieri con l’ultima struttura a Imola, la realizzazione di 14 spazi esterni ai Pronto soccorso per agevolare le operazioni di triage e filtrare le persone che accedono ai servizi sanitari.
I dati dicono che sinora sono 420 i casi registrati e 18 le persone decedute in Emilia-Romagna.
“Il sistema sta reggendo – ha spiegato l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – e stiamo prendendo ogni giorno le misure più adeguate per garantire gli interventi più opportuni. È per questo che ci stiamo concentrando sul rafforzamento delle postazioni di terapia intensiva, soprattutto nel piacentino, dove con il 60% dei casi si concentra la stragrande maggioranza delle infezioni da Coronavirus. Dopo l’incontro con i rappresentanti di Aiop, abbiamo incassato la disponibilità del sistema sanitario privato emiliano-romagnolo a supportare, se necessario, lo sforzo del sistema sanitario pubblico”. L’invito, conclude Donini, è quello di “adottare tutte le precauzioni possibili. Ciascuno di noi deve cercare di cautelarsi, evitando i luoghi troppo affollati, lavandosi frequentemente le mani e nel caso in cui dovesse presentare sintomi restando a casa e chiamando i numeri predisposti”.
Dal punto di vista degli approvvigionamenti, a oggi sono stoccate nel deposito sanitario della Regione a Reggio Emilia 22.500 mascherine FFP2 fornite dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile a uso esclusivo di medici, infermieri e personale sanitario dell’Emilia-Romagna, che verranno distribuite secondo i criteri prefissati. In consegna oggi altre 25mila unità.
“Per quanto riguarda i punti-triage esterni alle strutture ospedaliere – ha aggiunto l’assessore alla Protezione civile, Irene Priolo – per filtrare gli accessi ai Pronto soccorso, la Protezione civile è pronta ad allestire le strutture che si renderanno necessarie. A oggi non ci sono ulteriori richieste da parte delle autorità sanitarie ma la macchina è operativa H24. In accordo con la sanità stiamo poi iniziando ad allestire una struttura a San Polo di Podenzano (Piacenza) destinata a ospitare le persone del nord Italia, in particolare dalla Lombardia, che non hanno un domicilio adeguato per trascorrere la quarantena e siamo in contatto con il Ministero della Difesa per valutare la necessità di montare tende o tensostrutture fuori dagli istituti penitenziari per filtrare e monitorare i nuovi ingressi”.
Dal canto suo il presidente Stefano Bonaccini, che oggi (4 marzo) sarà a Roma alla guida di una delegazione delle Regioni, ha sottolineato come “stia lavorando con il Ministero della Salute e il Governo per misure condivise, con Veneto e Lombardia, a contenere al massimo il contagio e per difendere imprese e posti di lavoro. A Roma cercheremo di portare un documento unitario di proposte, condiviso con le parti sociali, per affrontare il nodo economico”. Il presidente ha poi ricordato che “la salute viene prima di ogni altra cosa, sia chiaro, ma subito dopo dobbiamo pensare al lavoro. Abbiamo ottenuto la cassa integrazione in deroga, grazie all’assessore Vincenzo Colla, che potrà garantire la continuità di reddito anche ai lavoratori dei servizi pubblici e scolastici in appalto, e presenteremo un pacchetto di richieste che va dalla proroga o sospensione di alcune tariffe all’attivazione di misure speciali per intervenire con investimenti sulle infrastrutture, fino alla richiesta all’Europa di deroga al patto di stabilità, che l’Italia dovrà avanzare”.