Il cinema arriva tra i banchi di scuola, non più solo come momento di svago, alternativo alle lezioni o come supporto per immagini ad altre materie: obiettivo di Miur e MiBACT che hanno promosso il Piano Nazionale Cinema per la Scuola è quello di fornire alle ragazze e ai ragazzi gli strumenti per leggere, decodificare e usare in maniera consapevole le migliaia di immagini con le quali vengono a contatto ogni giorno, consentire l’approfondimento di un linguaggio che ha fortemente caratterizzato e ancora caratterizza il nostro tempo e che dialoga anche con gli strumenti digitali ormai a disposizione di tutti. Il Liceo Fanti di Carpi ha partecipato e si è aggiudicato il bando del Piano Nazionale Cinema per la Scuola e realizzato, sotto l’esperta guidadi Simone Fratini responsabile scientifico e Cristina Piccinini della Cineteca di Bologna e della regista Margherita Ferri, il progetto Comizi d’amore – Via col Fanti, ispirato al celebre film inchiesta di Pierpaolo Pasolini del 1963: attraverso audaci interviste e persone di diversa provenienza, estrazione sociale e culturale sui ruoli di uomini e donne, il regista offriva il quadro di un Paese contraddittorio e in piena evoluzione. I ragazzi e le ragazze dell’istituto Fanti delle classi 2A, 2P e 2U dello scorso anno scolastico) hanno recuperato il senso di quel viaggio chiedendosi quale potesse essere il valore di un’inchiesta del genere oggi, a quasi sessant’anni di distanza. Mossi dal desiderio di indagare l’adolescenza, le questioni legate all’identità e al rapporto con l’altro, gli studenti si sono confrontati su tematiche quali l’amicizia, l’amore e gli stereotipi di genere. Pietro Paolo Senise, Simone Luppi, Emanuele Boccia, Marta Gavioli, Filippo Bompani, Tiberio Caiumi, Annamaria Grana, Anna Morini, Beatrice Sidoti, Rebecca Azzolini, Giada Rossi, Samuele Mera, Chiara Lucia Avaltroni e Giulia Rastelli si sono messi al lavoro preparando le domande dopo letture mirate suggerite dall’Associazione Hamelin. Attraverso libri, film e fumetti sono riusciti a creare una base per “affrontare questioni misteriose e spesso inesplorate” e confrontarsi insieme nelle aule e lungo i corridoi con telecamera e microfoni alla mano. “Il risultato – ha commentato la professoressa Maura Bergonzoni – è stato un viaggio nel mondo della scuola attraverso lo sguardo delle ragazze e dei ragazzi che per un periodo sono diventati reporter di un mondo sommerso dove fermarsi e parlare di amicizia, amore, tradimenti e gelosie”. Ne è nato il documentario Comizi d’amore – Via col Fanti. E’ tardi per concorrere al Festival Internazionale del Cinema di Venezia, ma ci saranno altre occasioni per questo delizioso documentario!
Sara Gelli