Massimo Riva vive!

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Venerdì 12 luglio, alle 21, nella suggestiva cornice del Cortile d’Onore di Palazzo Pio, il giornalista Pierluigi Senatore dialogherà con Claudia Riva e Massimo Poggini, autori del libro Massimo Riva vive! La vita rock dello storico chitarrista di Vasco Rossi (edito da Baldini+Castoldi), nell’ambito della rassegna Ne Vale La Pena promossa dal Comune di Carpi, in collaborazione con Bper Forum Eventi, Radio Bruno e Libreria Mondadori.
Pur essendo trascorsi ormai vent’anni dalla sua morte, Massimo Riva continua a essere amatissimo: da quel 31 maggio 1999, Vasco Rossi non ha mai fatto un concerto senza ricordarlo. E nello show dei record, quello di Modena Park il 1° luglio 2017, ha voluto che la sua chitarra, la mitica Gibson SG che Massimo acquistò a rate da Maurizio Solieri e che ha usato in tutti i suoi concerti e nei dischi che ha inciso, fosse suonata su quel palco, quasi a testimoniare una sorta di presenza fisica di quello scricciolo dotato di un’energia pazzesca scomparso a soli 36 anni. 36 anni, però, vissuti “al massimo”.
Entrambi di Zocca, oltre che chitarrista, Massimo è stato il pupillo di Vasco.
Magro come un chiodo, i capelli lunghi, le magliette strappate, lo sguardo spiritato, quel sorriso beffardo, birra in mano e sigaretta tra le labbra. Massimo era fatto così, si divertiva a provocare.
E pazienza se ogni tanto ne combinava una un po’ più grossa del solito e Vasco lo licenziava (nel vero senso della parola). Tanto sapeva che per lui era come un figlio e presto o tardi l’avrebbe perdonato.
Staccatosi da Vasco, tentò l’avventura solista, prima con la Steve Rogers Band, poi da solo. E in questa fase ci sono collaborazioni con Enrico Ruggeri, Elio e le Storie Tese, Sabrina Salerno: nel libro ci sono anche le loro testimonianze. Così come ci sono, ovviamente, quelle di tutti i musicisti che hanno collaborato con lui (tra cui Maurizio Solieri, Andrea Innesto, Claudio «Gallo» Golinelli) e di chi lo ha conosciuto bene.
Questa biografia racconta una storia senza veli.
Perché se fosse stato lui a scrivere queste pagine, le avrebbe volute esattamente così. Schiette, palpitanti, sincere, emozionanti, intrise del rock che amava… vent’anni dalla prematura scomparsa, la vita spericolata di un rimpianto componente della combriccola del Blasco. Un libro imperdibile per tutti i fan di Vasco Rossi.
L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

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