Cicliste Ostinate dalle Alpi Adrie al mare

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Si divertono a pedalare, che sia per una passeggiata alla domenica mattina o per un’escursione, non soffrono di ansia da prestazione e amano stare in compagnia: sono le Cicliste Ostinate, un gruppo oggi ristretto di cicliste, “abbastanza agée” come si definiscono, che vorrebbero coinvolgere altre donne con la stessa passione per la bicicletta. “Capita che si vada insieme in bicicletta a Novellara o ai laghetti di Campogalliano per il caffè della domenica mattina – raccontano – ma ci piace anche osare qualcosa di più durante l’anno: insieme abbiamo affrontato per esempio, l’incantevole Bike Night di 100 km in notturna da Ferrara, città delle biciclette, fino al mare, lungo la ciclabile del Po, per festeggiare l’inizio dell’estate”.
L’ultima impresa in cui si sono cimentate Paola Poletti, Mara Vignoli e Ornella Moretti dal 16 al 20 giugno è la ciclabile dell’Alpe Adria che da Salisburgo arriva fino a Grado lunga 412 chilometri.
Le Cicliste Ostinate hanno scelto il tratto da Villach a Grado di 200 km circa partendo dalla cittadina austriaca
In territorio italiano il percorso si snoda in parte sul tracciato della vecchia linea ferroviaria dismessa, e da Tarvisio tocca Gemona, Udine, Aquileia e infine Grado sul mar Adriatico: paesi deliziosi e magnifici paesaggi accompagnano il cicloturista lungo tutto il percorso. “La ferrovia che portava i soldati al fronte fu dismessa – racconta Paola – nel 1995 e la ciclabile ne segue il percorso regalando paesaggi mozzafiato (così come le salite) ma da Tarvisio in poi è tutta in discesa fino a Chiusaforte. Lungo il tragitto alcuni ragazzi della zona hanno aperto un bike bar con cinque camere in cui è possibile anche fermarsi per la notte: oltre a ristorarsi vi si trova ciò che serve per sistemare la bici o ricaricare quella elettrica.
Quando furono chiuse le caserme e la ferrovia fu smantellata, l’economia della zona subì un duro colpo ma si sono reinventati promuovendo un’economia pulita in grado di valorizzare il territorio per produrre ricchezza: un esempio che anche noi carpigiani potremmo seguire”.
Purtroppo la ciclabile si interrompe poco dopo e da Udine inizia il tratto rischioso su strada statale ad alto scorrimento fino a Cervignano, poi riprende la ciclabile fino al mare di Grado.
“Abbiamo trovato molta solidarietà lungo la strada e tante persone ci hanno offerto un aiuto quando ci hanno visto ferme a dimostrazione del fatto che il codice del ciclista è ben diverso da quello dell’automobilista”.
La prossima sfida? “Il percorso ciclabile coast to coast dal Conero a Grosseto in autunno”.
L’obiettivo è quello di incentivare il ciclismo femminile e “siamo fiduciose che tante donne possano aggregarsi a noi anche perché è stato dimostrato che la bicicletta è una vera e propria terapia per la salute delle donne alle prese con i problemi dell’età, dall’osteoporosi a tutto il resto” sorridono.
Sara Gelli

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