Le traiettorie invisibili

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Cresce l’attesa per lo spettacolo Le traiettorie invisibili realizzato all’interno del Laboratorio Teatrale dell’Istituto Ipsia Vallauri, con la supervisione del professor Paolo Gera e la conduzione di Federico Baracchi e Saverio Bari. Un’iniziativa che, grazie alla sua profonda valenza sociale e inclusiva, ha ricevuto i finanziamenti del Fami – Fondo Asilo Migrazione Integrazione e del PON – Fondi Strutturali Europei per l’inclusione sociale e la lotta al disagio. “Ad aderire sono stati trenta ragazzi, piccoli e grandi, italiani e di origine straniera, che hanno dedicato parte del loro tempo libero a questa bella avventura all’insegna della interculturalità”, spiega il professor Gera. Spesso parlare di attualità a scuola è complesso ma, prosegue Paolo Gera, “al di là dei cappi imposti dai programmi ministeriali, numerosi insegnanti dedicano del tempo per parlare coi propri ragazzi di quanto accade ogni giorno intorno a noi”. Affrontare temi spinosi, infatti, è fondamentale per favorire la comprensione di certi fenomeni, per aprire un dialogo costruttivo e stimolare il senso critico. Tra questi vi è sicuramente quello della migrazione: “dai suoi meccanismi di esclusione a quanto sta accadendo nel Mediterraneo, ai popoli che, spinti da difficoltà economiche o dalle guerre, cercano di passare le frontiere di un’Europa più o meno ricca, ma sempre meno solidale. I ragazzi – continua il professor Gera – si dimostrano sensibili e, quindi, per evitare che la routine quotidiana li distragga, ho pensato di trasformare il territorio della nostra scuola, il Vallauri, in una specie di zona simbolica dove mettere in scena il dramma dell’immigrazione, i canotti alla deriva, i centri di accoglienza, gli interrogatori di identificazione, la ricerca della libertà”.  L’idea è ambiziosa ma il risultato è assicurato grazie al lavoro prezioso e alla drammaturgia dei due registi Federico Baracchi e Saverio Bari. Ora è tutto pronto ma il percorso è stato lungo e faticoso: “dapprima abbiamo lavorato sulla coesione del gruppo, attraverso esercizi sull’occupazione dello spazio, sui movimenti e sulla gestualità; poi abbiamo discusso delle tematiche che stavamo affrontando, ricollegando l’immigrazione alle esperienze personali dei ragazzi o facendo affiorare attraverso i loro racconti le profonde differenze tra i vissuti di un adolescente carpigiano rispetto a uno siriano, ad esempio. Da lì siamo partiti per costruire la drammaturgia. I ragazzi, molti dei quali alla loro prima esperienza teatrale, mi hanno stupito per la costanza e l’impegno profusi. Ora non resta che affrontare lo spettacolo vero e proprio. Confido che le emozioni di questi giovani riescano ad emergere, coinvolgendo così gli spettatori”, conclude Paolo Gera. Lo spettacolo itinerante Le traiettorie invisibili andrà in scena all’interno della scuola, domenica 13 maggio, alle 21. In scena  Emmanuel Akouablin, Anta Aw, Donatella Basso, Alessia Bertazzoni, Sara Bignardi, Alice Dell’Antoglietta, Deborah De Simone, Waiel Frih, Marcel Gaina, Ilaria Gambino, Daniel Gasitoi, Angelica Gasparini Casari, Rihem Kheder, Giorgia Liporace, Federica Loprete, Alessia Managlia, Manila Mantovani, Giulia Marchetto, Andrada Popa, Sara Sabattini, Chiara Saggese, Silvia Spaggiari, Diana Vellani, Laurentiu Visan e Mihail Visan.

J.B.

 

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