L’altro volto del centro

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Le luminarie sono già state montate in centro storico. Tutto è pronto per il Natale, durante il quale il cuore della nostra città indossa il suo vestito più sfolgorante, fatto di luci, colori ed eventi dedicati a grandi e piccini.  Ma il volto del centro storico è ben più complesso: se corso Alberto Pio e Piazza Garibaldi si confermano da tempo come i salotti buoni della città, per Piazza Martiri e i corsi Fanti e Cabassi la storia ha ben altri contorni. Numerosi gli esercenti che hanno abbassato la serranda, impoverendo sempre più i portici, i quali versano in uno stato di progressivo degrado. Basta fare una passeggiata per rendersene conto e se corso Cabassi e via Berengario (dal quale se ne andrà a breve anche la profumeria Beauty Star) costituiscono le aree certamente più critiche dal punto di vista della desertificazione commerciale, a preoccupare numerosi residenti sono le precarie condizioni igieniche delle strade attigue al centro. Le più piccole e trascurate dall’Amministrazione Comunale. Da tempo, infatti, chi vive e lavora in via Nova e  via Matteotti e in prossimità dei Giardini Pubblici, denuncia la massiccia presenza di topi: “sono seduta da pochi minuti guardando mio figlio giocare e ho già visto due ratti”. I topi non hanno alcuna paura dell’uomo e si aggirano indisturbati nonostante le trappole presenti nella zona verde: “escono dai cespugli e vanno a bere alla fontana come se nulla fosse”, racconta un altro signore a spasso col suo cane. “Io sono terrorizzata – dichiara un’altra donna col suo cagnolino al seguito – queste bestiacce – che sono ovunque nei giardini – sono sporche e costituiscono un pericolo per la salute di tutti noi. E se un topo mordesse un bambino? Qualcuno deve prendere provvedimenti prima che succeda qualcosa: non si può andare avanti così. E’ una vera indecenza”. I ratti però non si limitano a popolare l’area verde: “qui in via Matteotti gli incontri coi topi sono all’ordine del giorno. Sbucano soprattutto dai vecchi stabili abbandonati, come Palazzo Caleffi, dove possono prolificare indisturbati”. Anche la presenza di rifiuti non aiuta, come lamenta un altro residente: “non è raro vedere topi vicini ai bidoni della raccolta differenziata. Di certo laddove non ci sono cibo o immondizia, non vi è nemmeno la presenza di ratti”. Topi, rifiuti, degrado (non ultimi gli avvistamenti di siringhe nei cestini), spopolamento commerciale… eccola qui l’altra faccia del centro storico. Un volto che di luminoso non ha proprio nulla!
Jessica Bianchi

 

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