Tra divertimento e solidarietà

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Chi li ferma più? Sono davvero belli carichi i ragazzi del JK Staff, tutti giovani tra i 16 e i 18 anni, con le idee chiare e tanta voglia di divertirsi in modo rigorosamente sano. Oggi sono tredici in tutto “ma aspettiamo forze nuove, ragazzi e ragazze che vogliano darci una mano e abbiano nuove idee da realizzare”. Giulio Davoli, Stefano Papasidero, Samuele Gozzi, Simona Sacchi, Viola Davoli, Francesca Benevelli, Enrico Roveda, Andrea Bazzoni, Nicola Manicardi, Samuele Peruzzi, Gabriele Prandi, Alessandro Benvenuti e Riccardo Valenti si sono conosciuti casualmente “ormai più di due anni fa” a una festa presso lo spazio JK di via Remesina Esterna, 2. “Ci siamo trovati subito bene insieme, c’è molto affiatamento e ci divertiamo. Ci sono anche problemi, a volte, ma niente di insormontabile” dicono sorridendo. Ammettono di essere molto diversi l’uno dall’altro, di condividere interessi e passioni sportive differenti, di frequentare scuole diverse ma di avere qualcosa da condividere insieme: il divertimento, che a quest’età è parte fondamentale della vita. “Per divertirci come piace a noi organizziamo feste a tema al JK” e dicono che alcune siano state memorabili come Winter Party, Chocolate Party, The Wolf of Jk Street (“ispirato al film di Di Caprio”), Schiuma Party… “Preparare le feste richiede tanto tempo e impegno ma siamo disposti a fare i salti mortali tra i compiti, lo sport e il resto per trovarci e predisporre tutto al meglio a partire dall’allestimento e dalle sorprese”. Partecipa una media di duecento ragazzi, che possono entrare tra le 21 e le 22.30 per uscire entro le 2 di notte quando i cancelli chiudono. A parte il traffico di auto lungo via Remesina, finora non si sono registrati problemi di alcun tipo anche perché il divertimento al JK non prevede lo ‘sballo’.
“Effettuiamo controlli alle persone e negli zaini all’ingresso perché al JK sono vietati gli alcolici e il fumo. All’inizio i
ragazzi ci provavano a nascondere le bottiglie ma adesso non succede più. Non è più necessario il supporto degli adulti perché noi proponiamo uno stile diverso e spieghiamo anche il perché” raccontano. Quello che ricavano dall’incasso delle feste serve loro per pagare le spese e reinvestono quel che resta in quelle successive.  Questi ragazzi sono davvero una forza e mentre rispondono alle domande già discutono della prossima festa e del tema che, se non abbiamo capito male, dovrebbe essere un viaggio nella musica. Chi liquida l’intraprendenza dei ragazzi con un sorriso pensando a ‘festicciole’ si deve ricredere perché c’è molto di più: l’ultimo evento, il Summer Liquid Party, organizzato il 9 settembre scorso, aveva anche uno scopo benefico. “La solidarietà ci fa star bene” dicono con semplicità.
Sapete che tipo di progetto avete finanziato?
 “Sì, il ricavato del Summer Liquid Party è stato devoluto all’associazione Buona Nascita di Carpi ed è destinato a finanziare un progetto avviato presso il centro di malnutrizione in Benin. Abbiamo consegnato a Roberta Copelli, presidente dell’associazione 2.080 euro”. Così sono riusciti a coniugare divertimento e solidarietà. Poi si perdono nelle risate ricordando gli esperimenti per la preparazione dei cocktail analcolici che si sono inventati in questi anni. Bella età.
Sara Gelli

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