Europa: un’altra pietra è stata posta

0
511

Sono rientrati col sorriso sulle labbra e un’esperienza preziosa in più, i dodici studenti dell’Itis Leonardo da Vinci di Carpi rientrati dopo aver partecipato al progetto di mobilità Erasmus +. Dopo Olanda e Norvegia, questa volta i giovani, accompagnati dalle due docenti di inglese, nonché referenti del progetto, Donatella Barp ed Elisabetta Ferretti, hanno fatto tappa a Curtea de Arges in Romania. “Con la mobilità in Romania, Erasmus + ha completato le attività per l’anno scolastico 2016-2017. Il tema sviluppato, How do I know I know it, è estremamente importante nel processo di apprendimento in quanto implica una profonda riflessione sulle strategie che conducono alla conoscenza. La capacità di valutare il proprio operato e quello altrui è inoltre una delle abilità trasversali indispensabili per poter agire in modo efficace nel mondo del lavoro e in quello accademico”, spiegano le due insegnanti. Gli studenti italiani, rumeni, polacchi, inglesi e olandesi hanno lavorato in gruppi di nazionalità mista sul concetto di Europa. Il tema Europe a living culture ha ispirato approfondimenti sugli aspetti comuni dei patrimoni europei, al fine di rafforzare il sentimento di appartenenza a una stessa comunità, pur nel rispetto delle differenze culturali, nazionali o regionali.   L’Europa è stata anche la protagonista di una competizione: gli studenti hanno dovuto argomentare le loro istanze di fronte a una giuria di docenti europei che ha valutato l’organizzazione logica e coerente del discorso, la capacità comunicativa, lo stile e la destrezza a catturare e a mantenere l’attenzione del pubblico. Insomma una vera e propria sfida in lingua straniera che ha visto i partecipanti confrontarsi ad altissimo livello su un tema quanto mai significativo per la nostra storia contemporanea. I ragazzi del Vinci, Alessia Baraldi, Akshay Kumar, Alì Asad, Oscar Aragon Celis, Raffaele Bruschi, Giovanni Celia, Valeria Gazzotti, Sebastiano Manfredini, Andrea Manganiello, Simone Scaltriti, Adrian Voloc e Taqasar Walayat si sono mostrati entusiasti e propositivi, “sempre rispettosi delle regole ma vivaci e fantasiosi nell’animare i diversi gruppi, come sappiamo fare solo noi italiani”, sorridono le professoresse Barp e Ferretti.
Gli studenti hanno soggiornato presso alcune famiglie rumene: un’occasione per condividere usi e costumi locali. “Abbiamo davvero apprezzato la gentilezza, l’accoglienza e l’ospitalità che queste famiglie ci hanno riservato”, raccontano i ragazzi. Un’esperienza che li ha colpiti nel profondo, stimolando in loro il desiderio di condividere ulteriori momenti con i propri coetanei europei al termine del periodo scolastico.
“Un’altra pietra è stata posta per il rafforzamento dell’edificio europeo. Il Leonardo da Vinci ha lavorato compatto per raggiungere questi risultati. Ne andiamo davvero fieri”, concludono Donatella Barp ed Elisabetta Ferretti.
Jessica Bianchi