“Se Seta deve fare cassa non lo faccia a spese di chi l’abbonamento l’ha già pagato”

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Pubblichiamo una lettera di genitori pervenuta in Redazione su Seta:
“Gentile Redazione, volevo informarvi chen il 9 marzo, dei controllori di Seta hanno, ingiustamente, multato un cospicuo numero di studenti che tornavano sulla seconda corriera delle 12.00 da Correggio a Carpi, tra questi anche mio figlio, muniti di tessera annuale valida per tutto l'anno (un abbonamento costato circa 300 euro) e anche di documento di identità.
La macchinetta obliteratrice sull'autobus, quando i ragazzi sono saliti, non  funzionava e quindi non hanno potuto passare i loro abbonamenti.
Sono poi saliti quattro controllori che, nonostante i ragazzi cercassero di spiegare il motivo del mancato passaggio dell'abbonamento, ne hanno multato un buon numero e poi sono scesi. La richiesta di passare anche gli abbonamenti, tutti i viaggi, è peraltro recente e del tutto incomprensibile. L'abbonamento è corretto, valido e pagato, personale e non cedibile, va esibito per i controlli del caso ma la richiesta di timbrarlo come se fosse un singolo titolo di viaggio ci sembra del tutto pretestuosa.
I ragazzi, giovani, molti frequentanti la prima superiore, sono, giustamente, rimasti malissimo di questo sopruso. Abbiamo quindi in mano ora una multa di 6 euro che ci viene intimata di pagare entro 5 giorni pena l'aumento a 66 euro.
Se Seta deve fare cassa non lo faccia a spese di chi l'abbonamento l'ha già pagato e ce l'ha in mano! Cordialmente. Claudio Varetto e famiglie Camellini, Tamelli e Di Renzo

 

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