Il ritorno di Filippo Porcari

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Si è conclusa in questa settimana la finestra invernale del calciomercato con l’ennesimo “ritorno a sorpresa”. Il Carpi, come da pronostico ha effettuato una vera e propria “controrivoluzione” epurando una rosa da quel “blocco nuovo” inserito in maniera forzosa in un gruppo che al contrario avrebbe avuto soltanto necessità di tre quattro rinforzi mirati capaci di far fare il salto di qualità agli Immortali. Cacciati i due “ectoplasmi” sudamericani Gaston Iniguez e Federico Gino rispediti al mittente, via anche i “pretoriani” di Sogliano, Nicolas Spolli (al Chievo), Marco Borriello (all’Atalanta), Kamil Wilzcek (al Brondby), Gabriel Silva (al Genoa), Luca Marrone (al Verona) e Francesco Benussi (al Vicenza). Hanno resistito alla “mannaia” del Ds Romairone soltanto il portiere Vid Belec, sempre più leader della difesa biancorossa, il capitano Cristian Zaccardo, il “martello di metà campo” Isaac Cofie e il polivalente tornante Raphael Martinho; tutti ritenuti utili al progetto e integratisi omogeneamente a una “vecchia guardia” tornata padrona dello spogliatoio dal ritorno al timone del Carpi di Fabrizio Castori. Ma è il mercato in entrata che ha contribuito a scaldare i cuori dei tifosi biancorossi con gli inaspettati ritorni del centrale difensivo Fabrizio Poli, dopo una prima parte di stagione esaltante a Novara, e dell’estremo difensore Simone Colombi prelevato in prestito con diritto di riscatto in caso di permanenza in Serie A. Un mercato mirato che ha portato all’ombra di Palazzo Pio gente affamata che ha risposto con entusiasmo e umiltà alla chiamata del Carpi: questo l’identikit recapitato al Dg Matteo Scala e al direttore sportivo biancorosso: pronta e decisa è arrivata la risposta degli uomini mercato emiliani. Ecco allora arrivare Stefano Sabelli, fra i talenti più luminosi della cadetteria e “alterego naturale” di un Gaetano Letizia sempre più uomo mercato, gli ex Bologna Matteo Mancosu (2 reti in 5 partite dal suo approdo a Carpi) e Marco Crimi, il “fedelissimo” Emanuele Suagher, il tornante Fabio Daprelà svincolatosi dal Palermo e i due mediani Eddy Gnahorè (in prestito per 18 mesi) e Johnatan De Guzman. Queste ultime due operazioni in particolare segnano la nascita di un patto tecnico col Napoli dell’ex Ds biancorosso Cristiano Giuntoli che con tutta probabilità porterà a Carpi a campionato concluso il centravanti montenegrino del Vicenza Filip Raicevic che verrà acquistato dalla società partenopea per poi essere girato in prestito al Carpi, in caso di salvezza, per testarne l’approccio al massimo campionato italiano.
Ciliegina sulla torta è l’arrivo del trequartista Simone Verdi, prelevato dal Milan con l’obiettivo di conferire alla squadra quell’iniezione di talento, imprevedibilità e capacità balistica nelle palle inattive sinora mancati alla compagine biancorossa. Vera e propria sorpresa “last minute” riguarda l’inaspettato ritorno, a un’ora dalla chiusura del calciomercato, dell’indimenticato capitano Filippo Porcari che torna in prestito dal Bari fra l’entusiasmo dei tifosi che mal avevano digerito la sua partenza in estate. Percorso inverso invece lo ha compiuto Andrea Lazzari che, dopo due mesi da “separato in casa” si trasferisce in Puglia a titolo definitivo.
Ora, accontentato in tutto e per tutto Castori, col mercato in archivio sino all’estate, la mente di tutto il “mondo Carpi” va unicamente al campo nella speranza di aver completato questa necessaria “controrivoluzione” in tempo utile per poter ancora puntare alla salvezza.
Enrico Bonzanini

 

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