Orti urbani: votato un nuovo regolamento

0
237

Da oltre dieci anni a Carpi esistono aree destinate a orti urbani, concessi non solo ad anziani ma ultimamente anche a giovani famiglie, come integrazione al reddito ma anche come strumento di socializzazione e di promozione dell‘agricoltura. L’Unione delle Terre d’Argine ha deciso di approntare un Regolamento unico per tutti e quattro i comuni che ne fanno parte e uniformare così le procedure di assegnazione definendo criteri omogenei, anche in funzione di nuove esigenze e nuove modalità di utilizzo emerse negli ultimi anni. Ne ha discusso il Consiglio dell’Unione nel corso dell’ultima seduta del 2015, il 16 dicembre scorso, quando è stato approvato il Regolamento di concessione e gestione di queste aree. In 19 articoli il nuovo Regolamento (che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2016) definisce le finalità dell’assegnazione gratuita di piccoli lotti di terreno comunale, i compiti dell’Unione e dell’assegnatario, i requisiti di questi lotti e di chi fa domanda, le modalità di assegnazione degli orti e della gestione degli stessi oltre che i controlli da eseguire.
In Consiglio la responsabile dell’Ufficio di Piano dell’Unione Barbara Papotti ha delineato le principali novità presenti nel Regolamento, che ovviamente parte dall’esperienza già fatta a Carpi: gli orti potranno essere assegnati a residenti nei comuni dell’Unione da almeno tre anni, che non abbiano altri terreni e siano in grado di coltivare il lotto, con un’attestazione Isee che non vada oltre i 20mila euro. “Si tratta della concessione di un beneficio, dunque va tenuto conto di questo dato nella redazione della graduatoria per l’assegnazione dei lotti – ha ricordato Papotti – così come del fatto che lo richiedano famiglie con figli. Dal 2016 si faranno solo nuove assegnazioni e man mano si renderanno disponibili dei lotti: si farà un bando che poi diverrà aperto, con due graduatorie l’anno. Sarà la Giunta dell’Unione a decidere percentualmente le risposte da dare in base alle tipologie degli utenti che presenteranno richiesta mentre sarà una Commissione tecnica a valutare domande e requisiti e un Comitato di Gestione e Controllo a vigilare sulla conduzione degli orti, quello del Circolo anziani dove si trovano gli orti stessi oppure eletto ad hoc per questo fine. Si potranno infine assegnare i lotti di terreno ad associazioni no profit in base a progetti speciali con motivazioni sociali o educative, e che non rientreranno nella graduatoria generale. Rientrano in questa casistica anche orti verticali o sopraelevati”.
Aprendo il dibattito il consigliere del Movimento 5 Stelle Luca Severi ha presentato due emendamenti al testo del Regolamento: il primo chiedeva che l’articolo 9 del Regolamento tenesse in considerazione in caso di parità di punteggio il fatto che le domande venissero collocate in graduatoria sulla base della loro data di presentazione; il secondo che all’articolo 15 si prevedesse che il Comitato di Gestione e Controllo organizzasse ogni anno un evento formativo per aumentare la conoscenza degli assegnatari rispetto alle metodologie di coltivazione biodinamica, biologica e di tutela della biodiversità. Al momento del voto il primo emendamento del M5S non è stato votato dal gruppo Pd e da Centro Destra Progetto Campogalliano, favorevoli gli altri gruppi, e dunque non è stato approvato. Il secondo emendamento del Movimento invece è stato votato all’unanimità, così come la delibera del Regolamento appena emendata.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here