La torre recuperata

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Era dal 4 giugno 2012 che le macerie crollate all’interno della torre di Novi di Modena se ne stavano a terra; hanno aspettato circa tre anni e mezzo prima che qualcuno le andasse a recuperare. Finalmente è successo. Sicuramente non è stato un percorso facile sia per la specificità dell’edificio che per le diverse proprietà a cui lo stesso apparteneva: privata per il piano terra ed il primo, pubblica per la parte che svettava dai tetti attigui (tronco e quadranti degli orologi).
Tale intervento, più volte sollecitato dall’Amministrazione nell’arco di questi tre anni nei confronti delle altre proprietà coinvolte, è stato possibile solo ora perché doveva obbligatoriamente succedere ai lavori di messa in sicurezza degli edifici attigui e della base della torre. Grazie a tali interventi realizzati nei giorni scorsi dai proprietari privati, il Comune, a sua volta, ha potuto procedere al recupero della propria parte di torre consentendo alle macerie di essere sistemate su pallet per la futura catalogazione da parte della Soprintendenza Regionale.  Un recupero delicato e sottoposto al continuo setaccio dell’ufficio tecnico comunale, in collaborazione col Gruppo Storico Novese, in cerca di attrezzature e materiale di particolare interesse storico. A seguito di tale lavoro di controllo delle macerie è stato possibile recuperare il motore e una lancetta dell’orologio, diverso materiale appartenente all’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Guerra (che lì aveva la propria sede) mentre i quadranti degli orologi posti sui 4 lati della torre purtroppo si teme siano andati frantumati durante il crollo. I lavori di recupero sono stati affidati alla ditta Tedeschini di Verona con fine prevista per il 14 dicembre, per consentire l’allestimento dell’area di cantiere si è provveduto a sopprimere temporaneamente i posti auto nel tratto interessato dai lavori, con contestuale realizzazione di un passaggio ciclopedonale. “Dopo l’arrivo della gru in Piazza I Maggio tanti cittadini ci hanno contattato per sapere se stavano partendo i lavori della torre – spiega il sindaco Luisa Turci – abbiamo spiegato che per quelli ci sarà ancora da attendere però, con il recupero dei suoi resti, è stato raggiunto un primo e importante traguardo. Il recupero delle macerie di questo importante edificio storico, forse il più significativo dal punto di vista dell’identità e del senso di appartenenza dei cittadini, va considerato sia come un traguardo ma anche come una nuova partenza. La ricostruzione infatti procede  così, un pezzo alla volta; magari non sempre seguendo, per questioni burocratiche o tecniche, i tempi desiderati da diversi cittadini ma comunque senza mai fermarsi, cercando di perseguire quegli obiettivi che invece appartengono a tutti”.
 

 

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