L’odissea dei pellegrini di ritorno da Lourdes

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Cinque i treni bianchi della speranza dell’Unitalsi, con a bordo circa 2.500 italiani reduci da un pellegrinaggio a Lourdes, bloccati per ore lungo la linea ferroviaria Francia-Italia a causa della violenta alluvione che ha devastato la Costa Azzurra. Sui convogli anche una ventina di carpigiani, tra malati e volontari. Un’odissea, quella vissuta dai pellegrini, fortunatamente a lieto fine, come ci racconta il presidente della sezione di Carpi dell’Unitalsi, Paolo Carnevali, nonché capogruppo per tutta l’Emilia Romagna. “Siamo abituati a compiere un viaggio che, per la sua durata, circa 24 ore, costituisce già di per sé una piccola odissea – sorride Paolo – ma, lo spirito che anima tutti noi, è di grande gioia. Nei vagoni, nonostante la sofferenza e la malattia, si respira un’atmosfera unica, di vicinanza e condivisione”. Il gruppo è ripartito da Lourdes sabato 3 ottobre, alle 18,45, per poi giungere a Nimes intorno alla mezzanotte: “durante la fermata – prosegue Paolo Carnevali – essendo il responsabile del treno e, per tale motivo, sempre in contatto con  le ferrovie francesi, sono stato avvertito dei problemi causati dalla pioggia al confine con Ventimiglia e del conseguente blocco del convoglio. Non sapevamo quando saremmo ripartiti ma, fortunatamente, la maggior parte dei viaggiatori era già in cuccetta a dormire e non si è accorta di nulla”. La sorpresa, infatti, è giunta il mattino seguente quando, al risveglio, il panorama non era mutato… “La squadra è rodata da anni di esperienza.  Con grande serenità abbiamo fatto un rapido inventario per fare il punto della situazione relativamente a cibo, medicine, dializzati… a parte qualche piccolo disagio tutto è andato nel migliore dei modi. I malati, assistiti da medici, infermieri e volontari per far fronte a ogni loro necessità, si sono sentiti protetti e al sicuro. Ci sono stati momenti di preghiera, chiacchiere e  musica… abbiamo riempito bene il tempo a disposizione”. Il treno è ripartito, dopo dodici ore di attesa, la domenica pomeriggio e i carpigiani sono giunti a Modena alle cinque del lunedì mattina stanchi ma comunque felici perché ogni pellegrinaggio a Lourdes ti riempie il cuore di rinnovata gioia”, ha concluso Paolo Carnevali.
Jessica Bianchi

 

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