Troppi ritardi nella ricostruzione delle chiese

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E’ stato un ping pong decisamente singolare quello a cui abbiamo assistito: per la prima volta i due vescovi del modenese, Francesco Cavina per Carpi ed Erio Castellucci per Modena, a distanza di pochi giorni uno dall’altro, hanno alzato la voce e invitato Regione e Stato a interventi concreti e rapidi per la ricostruzione delle chiese ancora chiuse a tre  anni dal terremoto, con particolare riferimento al Duomo di Carpi e a quello di Mirandola.
“Sono deluso – ha dichiarato il vescovo Cavina – perchè avevo creduto nelle promesse della Regione sui finanziamenti necessari per ricostruire e riaprire il Duomo entro il Natale di quest’anno, dopo il necessario benestare della Soprintendenza. Purtroppo non è stato così: siamo vittime delle lungaggini burocratiche della Regione. Ciò nonostante, abbiamo voluto organizzare ugualmente un concerto, il 26 settembre, alle 21, in un’ala della navata del Duomo, (la serata ospiterà 700 persone e sarà a ingresso gratuito) col contributo economico della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, perchè vogliamo lanciare un segnale e richiamare l’attenzione su un monumento che deve tornare a essere fruibile dai cittadini e perchè vogliamo sollecitare un ritorno alla normalità. Non si può continuare a vivere  nell’incertezza riguardo i tempi della ricostruzione del Duomo e delle altre chiese della Diocesi”.
E l’ingegnere della Diocesi, Marco Soglia, ha dato man forte al suo vescovo aggiungendo che  “il Duomo di Carpi, se tutto andrà bene, riaprirà soltanto nel 2017, a cinque anni dal terremoto”.
Non è stato meno severo il neo vescovo di Modena Castellucci, dopo una rapida visita a Cavezzo e frazioni (che ricadono sotto la Diocesi modenese): “lo stato in cui versano le chiese di Cavezzo, Motta e Disvetro, visto di persona, è ancor più devastante di quanto pensassi. La Diocesi di Modena ha sollecitato più volte la Regione e la Soprintendenza ai beni artistici a fare presto, a superare le pastoie burocratiche e a dar corso all’approvazione dei progetti di ricostruzione, al loro finanziamento e all’assegnazione dell’appalto dei lavori. Ma, vista la situazione, ci vorrà ancora tanto tempo per veder riaperte le nostre chiese”, ha amaramente concluso il vescovo di Modena.
Cesare Pradella
 

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