Packaging Valley

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Marchesini Group rafforza la sua presenza alla Corte dei Pio investendo oltre 15 milioni di euro per creare, nella zona industriale a sud della città, su un terreno di oltre 20mila metri quadri, il più vasto polo italiano per tutta la produzione di impianti per la termoformatura. Uno stabilimento strategico, innovativo e a basso impatto ambientale che porterà una ventata di ossigeno a un territorio fortemente provato dal sisma e da una crisi economica ormai cronica. Fornire linee complete e personalizzate per il confezionamento di prodotti farmaceutici e cosmetici è la mission del Gruppo di Pianoro (Bologna). I numeri ne testimoniano il successo: un ricavato consolidato di tutto il Gruppo pari a 247 milioni di  euro nel 2014, 1.200 dipendenti tra sedi italiane ed estere, 14 divisioni produttive, 7 aziende acquisite e un’azienda partner, una rete di 20 agenzie e 15 filiali estere. L’impegno nell’innovazione ha fatto della Marchesini la protagonista indiscussa nel settore del confezionamento per l’industria farmaceutica e cosmetica in Italia e sui mercati internazionali: l’85% del fatturato del Gruppo, infatti, è generato dalle esportazioni.
In occasione della posa della prima pietra del nuovo stabilimento di Carpi, lo scorso 27 maggio, all’amministratore delegato di Marchesini Group, nonché presidente di Confindustria Emilia Romagna, Maurizio Marchesini, chiediamo:
Quanto è importante la piazza di Carpi per il Gruppo? Quanti sono i lavoratori attualmente impiegati in città?
“La nostra presenza a Carpi è ormai storica: da oltre vent’anni rappresenta una delle nostre sedi principali e vi sono impiegate circa 150 persone. Quella carpigiana è una produzione fondamentale e riguarda le macchine per la termoformatura. Il Gruppo  è specializzato nel confezionamento di prodotti destinati all’industria farmaceutica e, in particolare, a Carpi vengono realizzate le macchine per i blister e il packaging di fiale e siringhe”.
Una volta a regime, quale sarà l’attività dello stabilimento in costruzione?
“Nella nuova fabbrica concentreremo la parte progettuale – meccanica, elettronica e informatica – e quella di assemblaggio finale delle linee di confezionamento. Il polo costituirà la più larga produzione italiana di macchine per l’industria farmaceutica e, in particolare, per blister e il confezionamento di fiale e siringhe. Una produzione, questa, altamente specializzata che ha, nel territorio carpigiano, il suo cuore e le sue origini”.
Il nuovo polo avrà certamente una ricaduta occupazionale positiva per Carpi…
“Me lo auguro. Il mondo farmaceutico in generale non ha conosciuto grande crisi e noi siamo andati piuttosto bene. Confido quindi di poter incrementare ulteriormente il livello occupazionale del Gruppo. Una volta a regime, il polo di Carpi concentrerà al suo interno le migliori maestranze del settore. Essenziale per noi è l’alta formazione tecnica. La nostra ricerca si concentrerà quindi su figure professionali “tecniche”, tra cui ingegneri meccanici, elettronici e dell’automazione oltre che periti meccanici specializzati”.
A quando il taglio del nastro?
“Dopo la posa della prima pietra i lavori, eseguiti da imprese del territorio, procederanno a ritmo spedito per permettere l’inaugurazione dello stabilimento tra poco più di un anno. Dopo l’estate 2016”.
Nonostante la forte vocazione internazionale, punto di forza e caratteristica distintiva di Marchesini Group è l’aver basato la produzione interamente in Italia, seppure a fronte di costi maggiori. Perché?
“Abbiamo scommesso su qualità e personalizzazione dei nostri prodotti.
Questo ci consente di mantenere le nostre produzioni in Italia, pur scontando un costo del lavoro più alto. Allo stato attuale, mai dire mai, non abbiamo avuto segnali negativi, al contrario, le strategie adottate ci stanno premiando. Continuiamo infatti a esportare i nostri macchinari anche in Paesi molto sensibili al prezzo come la Cina, l’India e il Bangladesh”.
Il nuovo stabilimento della Marchesini group è un’iniezione di fiducia per tutta la comunità.
Un investimento decisamente in controtendenza per Carpi che ci lascia ben sperare.
Jessica Bianchi
 

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