Sisma: La Regione proroga le esenzioni dal ticket

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Esenzione dal ticket sanitario per visite, esami e farmaci per le popolazioni colpite dal sisma del 2012 e per chi ha perso il lavoro, è in cassa integrazione, in mobilità o in solidarietà e per i loro familiari a carico. Sono prorogate a tutto il 2015 le misure della Regione Emilia Romagna di sostegno ai lavoratori colpiti dalla crisi e a chi risiede nelle aree terremotate. L’impegno della Regione per il mancato introito del ticket in tutto il 2015 è di circa 3 milioni. Per i lavoratori cambia l’autocertificazione della propria condizione di esenzione, finora presentata di volta in volta al momento della visita o dell’esame specialistico. Ora, invece, verrà inserita al momento della prescrizione, visita o esame, e sarà garantita fino a che non cambia la condizione lavorativa della persona. Al lavoratore viene quindi chiesto di presentarsi all’Ausl di residenza per autocertificare il proprio diritto all’esenzione, che sarà così inserito nelle anagrafi sanitarie e quindi nella prescrizione medica della visita o dell’esame. Qualora perdano il diritto all’esenzione, i lavoratori devono comunicarlo subito all’Ausl. Le misure della Regione, che erano in scadenza il 30 aprile, sono state prorogate dal primo maggio al 31 dicembre 2015, dalla Giunta regionale, dopo l’approvazione del bilancio di previsione per il 2015. Le misure anticrisi, in vigore dal 2009, quasi dall’inizio della sfavorevole congiuntura, sono giunte al sesto
anno consecutivo. L’esenzione riguarda anche l’assistenza farmaceutica per le famiglie in estremo disagio sociale, individuate o in carico ai Servizi sociali dei Comuni: è garantita loro la distribuzione gratuita dei farmaci di fascia C, nelle farmacie delle aziende sanitarie. L’esenzione per visite, esami e farmaci ai terremotati è per chi abita nei comuni colpiti dal sisma o ha un’abitazione, uno studio professionale o un’azienda inagibile o è parente di primo grado di una persona deceduta per il terremoto.
Info: numero verde Servizio sanitario regionale 800 033 033 (feriali 8.30-17.30 e sabato 8.30-13.30).
 

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