Le tappe della droga: dalla Colombia alla Calabria

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Con un appuntamento d’eccezione e di straordinaria attualità si conclude giovedì 30 aprile all’Auditorium San Rocco di Carpi, la prima parte della rassegna 2015 di Ne Vale La Pena che ha portato in città, in quattro mesi di programmazione, personaggi del calibro di Massimo Bottura, Vinicio Capossela, Giuseppe Ayala, Michela Marzano e tanti altri.  L’ultimo appuntamento della rassegna – che riprenderà nei mesi estivi all’aperto – sarà con Nicola Gratteri procuratore aggiunto presso la DDA di Reggio Calabria e tra i massimi esperti di ‘ndrangheta e lo studioso della criminalità organizzata Antonio Nicaso. I due autori saranno a Carpi per presentare il loro ultimo libro dal titolo Oro Bianco.
Secondo l’ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, nel 2012, nel mondo, 243 milioni di persone fra i 15 e i 64 anni hanno assunto almeno una volta sostanze illecite. Tra tutte, la cocaina è la più richiesta e la più venduta dalla ‘ndrangheta. Per i boss calabresi, la “neve” è profitto, guadagno, flusso costante di liquidità che capovolge il pensiero economico classico, secondo cui la criminalità non “produce” perché distrugge e non genera ricchezza. In queste pagine, frutto di un lavoro di ricerca e sul campo senza precedenti, Nicola Gratteri e Antonio Nicaso ricostruiscono i grandi traffici di cocaina nel mondo in un viaggio che dalla Colombia ci porta fino in Calabria, seguendo le tappe del business planetario che arricchisce i narcotrafficanti, impoverisce e uccide i tossicodipendenti, contamina il sistema bancario e corrompe le classi dirigenti. I due hanno visitato le piantagioni di coca in Colombia e sono entrati nei laboratori dove dalla foglia della pianta viene ricavata la “pasta base”; sono stati in Bolivia, Perú, Argentina, Brasile, Canada, Messico, Stati Uniti, ma anche in Africa e in Australia. E poi in Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Irlanda, Belgio e Olanda, per ricostruire le rotte di aria, mare e terra lungo le quali la cocaina passa dal produttore al consumatore. Un libro tragicamente vero ma, al tempo stesso, capace di riaccendere la speranza: poter debellare, prima o poi, questo flagello mondiale.
Pierluigi Senatore
 

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