“Mi sono messo al servizio del partito”

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E’ Marco Reggiani il nuovo segretario del Partito democratico di Carpi. Candidato unico, il neo segretario ironizza: “tutti potevano presentare la propria candidatura liberamente. Sono stato il solo: sarò il più pazzo o, forse, il più incosciente, chissà…”. Di certo tra le scissioni interne, lo strappo dei Civatiani, l’abbandono di Cofferati e gli imperanti venti democristiani che aleggiano sul Pd, il momento non è certo dei più propizi per mettersi alla guida del carrozzone.
“Sono consapevole di avere tra le mani una patata bollente – prosegue Reggiani – ma mi sono messo al servizio del partito. Da più parti ho ricevuto attestazioni di stima  e fiducia e, sentendomi chiamato in causa, dopo un’attenta riflessione, ho deciso di assumermi le mie responsabilità. La mia è stata sì una candidatura unica, ma anche unitaria: espressione di una squadra di lavoro. Non incarno certo la figura dell’uomo solo al comando, al contrario. La responsabilità è tanta, guidare il Pd in città è un onore e un onere e presuppone un impegno consistente”.
Reggiani, 39 anni, di professione tecnico commerciale presso un’azienda produttrice di attrezzature gioco, di politica ne mastica “praticamente da quando sono nato. I miei genitori mi portavano alla Festa dell’Unità sin da piccolo. Ho militato in Sinistra Giovanile e nel mondo del Centrosinistra da sempre…”. Segretario del Circolo di Fossoli dal 2008, è stato componente della segreteria del Pd di Carpi negli ultimi due mandati di Davide Dalle Ave e, dal maggio 2015, ricopre il ruolo di consigliere comunale. Di politica, però, Reggiani non mangerà nemmeno ora: il partito infatti non stipendierà più il segretario, “solo un rimborso spese”. Tre le priorità di lavoro del suo mandato: “la riorganizzazione della struttura dei Circoli e la revisione del loro ruolo; dar vita a un modo di comunicare più fresco, dinamico ed efficace e, infine, puntare sulla partecipazione. In un momento storico in cui l’antipolitica domina la scena pubblica e l’affezione della gente alla politica è ai minimi storici, dar voce alla cittadinanza è fondamentale. Vorremmo organizzare forum, laboratori di analisi su tematiche specifiche aperte alla città. Una sorta di Bottega delle idee permanente – in un luogo fisico del centro città – simile a quella messa in piedi in occasione della campagna elettorale del sindaco Alberto Bellelli”.
Ribadendo la necessità di un confronto positivo tra Pd ed Amministrazione comunale, tra gli obiettivi di Reggiani vi è quello di offrire “proposte autonome alla squadra di governo locale, le quali, a mio parere, rappresentano un valore aggiunto”. Nella composizione della sua segreteria, il neo eletto promette di usare due criteri: “meritrocrazia e quote rosa”. Il gentil sesso – evidentemente non ancora pronto per rivestire ruoli di leadership nel mondo politico locale – è avvertito.
Jessica Bianchi
 

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