Ha paura quando esce dal suo negozio, la sera dopo il lavoro. Un disagio che nasce da un drammatico episodio, una rapina che Mara Malaguti, titolare de La Floreale di via Fratelli Rosselli di Novi di Modena ha subito sabato 17 gennaio. Mara ha deciso di modificare gli orari della sua attività, cadenzandoli in base al calar del sole: a causa di un recente episodio, si legge su un cartello, questo esercizio chiude prima del tramonto.
“Erano le 19 quando ho chiuso il negozio. Sono uscita dalla porta secondaria come faccio di solito, dopo aver abbassato le serrande. Una volta entrata in auto, non ho fatto nemmeno in tempo a metterla in moto: mi hanno aperto la portiera del passeggero improvvisamente e con violenza. Un malvivente si è così sporto all’interno dell’abitacolo per afferrare il borsello che avevo in mano. Poi è salito di corsa su un’altra auto, che aspettava dietro la mia con la targa coperta, fuggendo a tutta velocità. E’ chiaro che mi avevano controllato e sapevano come agire: mi aspettavano”.
Ora però chiuderà prima, vero?
“Sì per la paura dovrò cambiare orari. Chi mi ha rapinato conosceva bene le mie mosse, da dove uscivo e a che ora. Proprio per precauzione non uso mai la borsetta quando esco dal negozio ma un borsello che tengo in mano: purtroppo non è servito a nulla. Me l’hanno strappato con violenza e non sono riuscita a evitare lo scippo. All’interno c’erano i soldi, il cellulare, i documenti e un paio di occhiali. Fortunatamente un ragazzo di Novi facendo jogging ha ritrovato in una strada di campagna, in direzione Rolo, i documenti e gli occhiali”.
Quale sensazione si prova a essere vittima di rapina?
“La sensazione è terribile, io faccio un lavoro che amo e sono ormai dieci anni che ho il negozio. Però non sentirsi più sicuri nemmeno con pochi soldi in tasca crea una fortissima sensazione di disagio. Ora mi sento costretta a chiudere prima, a orari indefiniti, creando inevitabilmente un disagio ai miei clienti. Andrebbero installate telecamere e dovrebbe essere maggiormente illuminato il parcheggio davanti al negozio, ora particolarmente buio. Io non attribuisco colpe a nessuno ma se ci fossero più controlli da parte delle Forze dell’Ordine per far vedere la loro presenza, forse questi fatti accadrebbero con minore frequenza. Intanto ho promosso una raccolta firme tra tutti i commercianti di Novi e Rovereto per chiedere un incontro all’Amministrazione Comunale sul tema della sicurezza. Occorre una stretta collaborazione e le istituzioni devono venirci incontro per evitare un progressivo abbandono del paese, già messo duramente alla prova dal terremoto e dalla crisi”.
Novi una volta tranquilla, ultimamente è interessata da numerosi episodi criminosi.
“Sì, purtroppo sono tanti, specialmente ai danni di noi commercianti, soprattutto donne. Nel nostro comune si registrano numerosi scippi, furti e anche atti vandalici… molti cittadini, dopo essere venuti a conoscenza della raccolta di firme che ho promosso hanno chiesto di sottoscriverla, pur non essendo commercianti. Per questo l’ho estesa a tutti”.
Federica Boccaletti