Comprare un immobile all’asta senza rischi si può!

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Acquistare un immobile all’asta può essere un’ottima occasione per investire. Ma quali sono i pericoli in cui si può incorrere? Non si rischia, ad esempio, di acquistare un immobile ipotecato o pignorato? Per questi e altri dubbi e quesiti che si trova ad affrontare chi si avvicina a questo tipo di operazione, una serie di preziose ‘istruzioni per l’uso’ sono contenute nella guida per il cittadino Acquisto all’Asta – Un modo alternativo e sicuro di comprare casa, a cura del Consiglio nazionale notariato e undici tra le principali Associazioni dei Consumatori. “L’attuale congiuntura di crisi economica e, in particolare, del mercato dell’edilizia – sottolinea la carpigiana
Flavia Fiocchi, presidente del Consiglio notarile di Modena – ha portato ad avere tanti immobili in vendita all’asta, presso i Tribunali di tutta Italia. Il Notariato italiano, in accordo con le Associazioni dei Consumatori, ha creato questa Guida (scaricabile on line sul sito www.notariato.it), raccogliendo l’Sos dei cittadini che intendono approcciarsi a tale forma di vendita ma hanno remore e difficoltà a muoversi nelle aule dei Tribunali. Si tratta – spiega il notaio Fiocchi – di uno strumento pratico ma di grande contenuto giuridico che affronta in modo concreto e di facile comprensione, come le altre guide per il cittadino realizzate sinora, una delle novità che si affacciano nel contesto civile ed economico: comprare casa all’asta”. Nella Guida si trovano suggerimenti e risposte. Un dato di sicuro interesse – spiegano i curatori – è che quando aggiudicato all’asta, e una volta trasferita la proprietà con la firma da parte del giudice del cosiddetto decreto di trasferimento, il bene arriva all’aggiudicatario pulito come un lenzuolo bianco: si dice in termini giuridici che il decreto del giudice ha effetto “purgativo”. L’acquisto inoltre – come si rileva nella guida – è sicuro anche per quanto riguarda la regolarità del bene sotto il profilo edilizio e urbanistico: infatti il giudice, prima di delegare le operazioni di vendita al notaio, dà incarico anche a un perito per stimare il valore del bene, al fine di stabilirne il prezzo minimo a base d’asta e verificarne, pietra per pietra, la conformità alle concessioni edilizie depositate in Comune, oltre che alle planimetrie depositate in Catasto. I notai modenesi hanno sottoscritto da tempo un Protocollo con il Tribunale e gli altri ordini professionali (commercialisti e avvocati) che assicura a ognuno dei professionisti delegati la fase del procedimento esecutivo di propria competenza. Al notaio spetta per ogni procedura il controllo preliminare della pratica, (la compilazione
del decreto di trasferimento, confezionato esattamente come un rogito notarile, con richieste di agevolazioni fiscali e quant’altro) necessario a soddisfare le richieste e gli interessi dell’acquirente e la cancellazione di tutte le formalità pregiudizievoli.
 

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