Perfette sui tacchi

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“Non è il piede a dover adattarsi alla scarpa: siamo noi a dover scegliere quella adatta al nostro piede”. E’ iniziato con questa premessa il workshop gratuito tenuto da Veronica Benini, ideatrice di Stiletto Academy, lo scorso 14 luglio, presso la Farmacia S.Caterina di via Pezzana, selezionata insieme ad altre quattro in tutta Italia per ospitare l’iniziativa promossa da Inneov Circuvein, l’integratore per il benessere delle gambe. All’evento ha partecipato un folto pubblico di donne armate di tacchi spillo per carpire piccoli e grandi trucchi per utilizzare i tacchi in maniera elegante e intelligente, coordinando il movimento di gambe e bacino.
Esistono alcuni semplici accorgimenti per indossare le scarpe stiletto con femminilità senza arrecare danni ai piedi e alla schiena. “Innanzitutto – ha spiegato Veronica – occorre capire se il nostro piede è di tipo egizio, romano o greco, dalla forma più rettangolare o meno, per scegliere il modello di decolleté o sandalo più appropriato. Per esempio, sui sandali con le strisce fini si trova a suo agio il piedo greco che è sottile e affusolato e caratterizzato dall’alluce leggermente più corto del secondo e del terzo dito, mentre incontra alcune difficoltà quello romano che si contraddistingue per la parte anteriore leggermente tozza e larga. In generale, il sandalo passepartout lascia le dita libere per non compromettere la nostra stabilità, ha un pochino di plateau per dare maggior confort, regge bene il piede al collo con un laccino alla caviglia e non ha il tacco altissimo. In questo modo possiamo portarli anche cinque ore, tenendo sempre un paio di scarpe comode in borsa. Fondamentale è anche la qualità della scarpa di cui bisogna testare la flessibilità del cambrione, cioè dell’anima in metallo della calzatura e la stabilità del tacco”.
Tra le scarpe annoverate come killer dalla heel coach e pertanto da indossare non oltre le 2-3 ore al giorno, non rientrano solo le decolleté con tacchi a spillo e senza plateau, ma anche ballerine e infradito. “Le ballerine hanno la suola troppo sottile e se portate troppo a lungo potrebbero rovinare le ossa dei piedi, mentre le infradito dovrebbero essere sempre di un numero in meno per abbracciare perfettamente il piede. Anche le zeppe possono essere false amiche: se troppo fini e strette è come camminare su due lame”. Dopo la parte teorica, si è passati alla pratica, e le ragazze presenti si sono cimentate,  in una sfilata sul tappeto rosso, dando prova di tutte le competenze acquisite nel corso della serata perchè imparare a camminare sui tacchi alti non è difficile, richiede solo un po’ di applicazione.
Chiara Sorrentino