Venerdì 6 dicembre e sabato 7 dicembre si terrà a Carpi la conferenza nazionale CIPOMO (Collegio italiano primari oncologi medici ospedalieri) e ANMCO (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) dal titolo: Cardioncologia, un percorso condiviso per il malato oncologico; nuovi modelli e integrazione multidisciplinare. Le due giornate saranno ospitate all’interno della Sala Peruzzi a partire dalle 10.30 (venerdì 6) e dalle 9 (sabato 7). La Cardioncologia non è una nuova disciplina medica, ma un modo per affrontare in modo collegiale i problemi cardiovascolari che i malati possono avere durante e dopo le terapie che vengono somministrate contro i tumori. Il convegno affronterà tutti i temi riguardanti il presente e il futuro della cardioncologia, ma vuole affrontare anche un altro tema, che non poteva essere ignorato in una conferenza di questo livello, tenuta in una terra colpita dal sisma del 2012. La mattina di venerdì 6 alle 11, Franco Gabrielli (Responsabile Nazionale della Protezione Civile) parlerà di cosa abbiamo imparato nella gestione socio-sanitaria durante le emergenze naturali. Saranno presenti i responsabili delle due Aziende Sanitarie della Provincia di Modena e i sindaci di Carpi e Mirandola. “Oggi il 55% dei malati di tumore, guarisce – afferma il dottor Fabrizio Artioli, uno dei tre presidenti del Congresso e primario della Oncologia di Carpi-Mirandola – e chi non guarisce ha sopravvivenze molto più lunghe che in passato. Ogni anno in Italia si diagnosticano 255.000 neoplasie e 2.500.000 italiani hanno avuto nella loro vita un tumore e hanno superato la malattia. Questo scenario apre nuove prospettive, ma anche nuove sfide. In questi malati ed ex-malati occorre fare prevenzione, non solo oncologica, ma anche cardiovascolare”. Un momento importante sarà quello nel quale verranno affrontati il tema del rapporto fra scienza medica e persona e i temi etici del fine vita, con l’intervento di Monsignor Francesco Cavina previsto per le ore 12.15. “Oggi l’approccio al paziente deve essere sempre più visto all’interno di una collegialità fra più professionisti, medici e infermieri – dice il dottor Stefano Cappelli, co-presidente del Congresso e primario di Cardiologia di Carpi e Mirandola – i casi vengono discussi insieme e si cerca di trovare per ogni paziente la terapia più adatta. Oggi i malati di cuore fanno una vita normale e possono sottoporsi anche a terapie per altre malattie, se vi è attenzione nel seguirli. Il Congresso sarà anche l’occasione per annunciare la nascita anche a Carpi di un Ambulatorio congiunto di Cardioncologia, grazie alla collaborazione, da tempo esistente, fra il Reparto che dirigo e l’Oncologia dell’Area Nord”.