Un segno di pace

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Una giustizia più vicina ai cittadini, con accordi rapidi e duraturi; dal 21 settembre 2013 il tentativo di conciliazione è obbligatorio nel 65% delle controversie. E’ altissima la percentuale di successo registrata da anni nel resto dell’Europa e nel mondo: ben il 70%  delle mediazioni si chiude con una conciliazione. La mediazione è un istituto preventivo che consente di gestire in forma extragiudiziale i conflitti e viene considerata di fatto uno strumento di pace. Basandosi sul concetto di potenziamento delle capacità di comunicazione e di mediazione Claudio Alberghini, presidente di Area Family ADR onlus ha sviluppato una proprio modello di sostegno alla mediazione civile, commerciale e familiare.
I delegati mediatori volontari che rappresentano Area Family partecipano agli sforzi per la diffusione della mediazione, organizzando incontri e convegni a ogni livello: l’obiettivo è rafforzare la fiducia nelle nuove forme conciliative offerte dalla mediazione e diffonderne la cultura.
Inoltre, Area Family partecipa attivamente al dialogo con le organizzazioni locali della società civile, in particolare attraverso la creazione di info point, centri di informazione dove i mediatori aderenti al progetto offrono una consulenza informativa gratuita. Ora il servizio sarà attivo anche a Carpi, grazie all’attenzione mostrata dal sindaco Enrico Campedelli, alle prese con una città rimasta senza una sezione di tribunale. A partire da martedì 10 dicembre il servizio di informazione verrà attivato con un apposito sportello presso il Qui Città in via Berengario 4, inizialmente con apertura ogni martedì, dalle 16 alle 18,30, fornendo, su appuntamento, una consulenza gratuita offerta dai mediatori volontari aderenti al progetto Area Family. La onlus ha realizzato anche il magazine Sos Giustizia, un mensile di informazione autorizzato dal Tribunale di Modena, che informa sugli strumenti alternativi per affrontare le controversie (ADR alternative dispute resolution). E’ inoltre attivo un numero di telefono 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, per ascoltare l’utenza nei momenti di difficoltà legati all’insorgere dei conflitti e delle controversie.