Le xilografie di Paladino a Carpi

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Un elmo… e 8 filosofi. Nell’ambito di Festivalfilosofia, Mimmo Paladino, considerato tra i maggiori esponenti della Transavanguardia, esporrà le sue grafiche nella cornice di Palazzo Pio: gli affreschi rinascimentali del Palazzo e le xilografie cinquecentesche di Ugo da Carpi racconteranno un possibile dialogo tra antico e contemporaneo posti faccia a faccia con una quarantina di xilografie dell’artista campano.
Sono le donne piangenti, Olympia, Le lacrimose, Elpodbomool, oltre a una serie di grafiche inedite realizzate appositamente dall’artista, a riconnettere le opere al tema del Festival. Donne che piangono per l’amore di un figlio partito, di un uomo perduto, per le difficoltà dell’amare. Temi così forti presuppongono in Paladino un’attenzione particolare alla tecnica. A partire dai primi Anni ’80, nella grafica soprattutto, l’artista ha recuperato un riutilizzo forte della manualità e di tecniche, come la xilografia, che accrescono la carica espressiva delle opere. Carica espressiva ben caratterizzata dall’opera di Paladino che si staglia al centro del cinquecentesco Cortile d’Onore: un grande Elmo, opera di due metri d’altezza dell’artista campano, qui posta a simboleggiare il dialogo tra antico e contemporaneo alla base dell’intero progetto di mostra. L’esposizione, curata da Enzo di Martino e Manuela Rossi, e che si configura come la XVI edizione della Biennale di xilografia contemporanea, appuntamento ormai tradizionale per i Musei di Palazzo Pio, resterà visitabile dal 13 settembre fino al 1° dicembre: l’inaugurazione avrà luogo sabato 14 settembre alle 18.30.

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