“Ripartiremo insieme”

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“Abbiamo pianto tutti domenica, a partire da noi sposi, i figli e i 220 invitati”. La racconta così la grande emozione del suo matrimonio bis, Iorio Grulli, l’imprenditore di Rovereto che, domenica scorsa, ha rinnovato la promessa di matrimonio all’amatissima moglie Anna. La donna, lo ricorderete, rimase per mesi in coma dopo essere stata intrappolata sotto una trave di dodici tonnellate nel corso della scossa che, il 29 maggio 2012, causò il crollo quasi totale del tetto del capannone della Manifattura Modenese, dentro il quale la famiglia stava lavorando. “Se ti salvi ti risposo” aveva promesso alla moglie ‘addormentata’, a se stesso e, forse, al cielo. E così è stato: domenica 26 maggio, a 63 e 57 anni, Iorio e Anna si sono sposati una seconda volta. “E’ stata una festa bellissima – spiega Iorio – densa di emozioni indescrivibili che mi hanno riempito il cuore. Ho ringraziato tante persone, tutti quelli che, in un modo o nell’altro, ci hanno aiutato. Ho letto una lista talmente lunga che non finiva più, è durata dieci minuti. Ho detto il mio grazie a tutti, tranne che ai politici, perché loro non si sono visti e non hanno fatto altro che creare problemi”. Ma chi pensa che in questi giorni Iorio e Anna siano in giro per il mondo, in un secondo viaggio di nozze, si sbaglia. C’è un intero mondo da ricostruire, i lavori di sgombero delle macerie e di demolizione del secondo capannone da approntare, le carte per i rimborsi da preparare. “Io di viaggi di nozze non ne faccio, perché sono malato dentro, ma essendo un leone devo rimanere forte, per me, mia moglie e i miei figli”. Ora l’azienda è traslocata, molto ridotta nel numero di macchinari e dipendenti, a Castellarano. “Ogni volta che vado là mi mangio un pezzo di anima, non vedo l’ora di ritornare qui, e spero di poterlo fare entro la primavera del prossimo anno. Io amo questa terra, i suoi paesaggi, le sue zanzare. Mi piace camminare per Carpi e Rovereto e anche se tra poco io avrò 64 anni e Anna 58, abbiamo ancora una forza dentro che nessun terremoto può ridurre in macerie. Non mi interessa la terra che trema – chiosa Iorio – l’unica cosa che può fermarmi è la morte”. Ora, nuovamente uniti, i due continueranno a lottare, con una testardaggine tutta emiliana. Insieme.
Marcello Marchesini

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