La voce della storia abita le nostre campagne

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All’ombra di mille papaveri rossi. E’ questo il titolo della mostra dell’artista carpigiana Lorena Ghizzoni che sarà inaugurata sabato 18 maggio, alle 18, presso la Saletta espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, in Corso Cabassi. Un’esposizione particolarmente cara all’acquerellista. Intima. Dedicata ai propri genitori e alla memoria d’un tempo passato che molti hanno rimosso. Seppellito, malgrado il nostro territorio ne conservi ancora numerose tracce. Per anni, Lorena, mostra dopo mostra, ci ha raccontato l’anima del centro storico, attraverso scorci inconsueti, tratteggiando, con la sua consueta levità, le luci e le ombre degli angoli più suggestivi del cuore cittadino. Dopo le istantanee dedicate alla piazza, alle vie e ai ciottoli del centro, Lorena ha deciso di raccontarci un’altra Carpi. Rivolgendo il proprio sguardo d’artista alla campagna. Quella punteggiata di cippi dei partigiani e dei martiri della libertà, di colonnine votive e, promesse d’estate, di papaveri. “Simboli che raccontano la nostra storia”, spiega Lorena Ghizzoni. Testimoni silenti di ciò che è stato, ai quali, spesso, non prestiamo alcuna attenzione. “Anche chi è nato in questa bella pianura spesso non sa ciò che testimoniano questi cippi. Colonne votive che parlano una lingua antica, che raccontano la storia di una civiltà contadina devota e fiera, che si è ribellata all’invasore, pagando con la vita il proprio desiderio di libertà. Libertà – prosegue l’artista – di poter consegnare alle generazione future un mondo migliore. Mondo che, come spesso ripete Nicolini, ex sindaco di Correggio, nome di battaglia Dievel, da allora sono passati quasi 70 anni e quel mondo ancora non c’è…”. A Lorena quindi il compito di esaltare quei segni sparsi per le nostre campagne. Simboli di un passato ormai trascorso e di una speranza di libertà mai del tutto realizzata. Sospesi tra ieri e oggi, questi silenziosi testimoni rivivono così nelle trasparenze create tra le sensibili pennellate di Lorena. Pennellate d’acqua che si rincorrono in un gioco di presenze e assenze. Esplosioni di colore e delicate sfumature che, con grazia e delicatezza, raccontano sentimenti ed emozioni. Forti. Intensi. Di un passato condiviso. Il nostro. La voce della storia abita le nostre campagne e Lorena l’ha ascoltata per noi, dandole forma e colore.La mostra All’ombra di mille papaveri rossi, così come la nona Collettiva di Acquerello, è visitabile fino al 26 maggio. Orari: feriali 16:30 – 19:30, sabato e festivi 10 -1 2:30 e 16:30 – 19:30. Il 20 maggio apertura serale 21 – 23.
J.B.