Il segreto di Mauro: impegno e umiltà

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“In realtà sono convinto di non aver fatto nulla di particolarmente speciale. Anzi, penso di aver compiuto soltanto il mio dovere e quindi questo premio va ben oltre quel che merito. Sarà perché vengo da una generazione che è stata abituata a dedicarsi agli altri o forse perché al giorno d’oggi fare quel che è giusto per la propria comunità viene considerata più l’eccezione che la regola”. Queste le parole, pronunciate dall’ex presidente della Fondazione Casa del Volontariato, Mauro Benincasa, quando, poco prima delle festività natalizie, ha ricevuto una targa di ringraziamento per il suo contributo nel fondare e portare avanti per anni il condominio della solidarietà di viale Peruzzi, da parte del Consiglio direttivo della Fondazione, dalle associazioni e dagli stessi volontari. Parole, le sue, che ben esprimono la caratura dell’uomo al quale, nonostante le modeste parole, è dedicato un posto speciale nel cuore di quanti dedicano il proprio tempo ad attività di volontariato e non solo. Premiato alla presenza del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi – ‘madre’ della Casa del Volontariato – Gian Fedele Ferrari, il ‘padre’ della Casa è stato pubblicamente ringraziato dal nuovo presidente Lamberto Menozzi. “Cogliamo questa occasione per ringraziare Mauro a ragione del lavoro compiuto – ha spiegato – perché con il suo impegno quotidiano, è riuscito ad accogliere sotto il civico 22 di viale Peruzzi, ben 48 soggetti del Terzo Settore, diversi dei quali hanno accettato di condividere la sede con altre associazioni”. Ma il merito maggiore riconosciuto a Benincasa, a detta di tutti, è certamente quello d’essere riuscito a far uscire molte associazioni dalla logica che le portava a guardare soltanto al proprio interesse e al proprio piccolo ‘orticello di solidarietà’, aiutandole ad aprirsi alla collaborazione con altri soggetti, in modo da poter unire sforzi, competenze e obiettivi e, dunque, di migliorare la propria offerta al territorio. Ma non è certo una targa il ricordo più importante. “Il segno maggiore – ha concluso Menozzi – lo portiamo naturalmente scolpito dentro di noi e lo possiamo ritrovare ogni giorno, quando ci rechiamo alla Casa del Volontariato. Casa che probabilmente, senza il tuo contributo, non sarebbe stata così accogliente”. A porgere il loro omaggio a Benincasa, oltre a numerosi volontari, anche il vicesindaco e assessore alla Cultura Alessia Ferrari e l’assessore alle Politiche Sociali Alberto Bellelli, il presidente della Consulta comunale C del volontariato Carlo Alberto Fontanesi, il vescovo Francesco Cavina e la direttrice del Centro Servizi Volontariato modenese Chiara Rubbiani.

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