La Fondazione c’è e continuerà a esserci

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Il panorama è desolante. Lo scenario futuro pure. Il sisma di maggio ha ulteriormente piegato un territorio già fortemente stretto nella morsa della crisi economica. Malgrado ciò, ha assicurato Gian Fedele Ferrari, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, “la Fondazione c’è e continuerà a esserci”, erogando, nel 2013 “oltre 6,5 milioni di euro”, per tentare di lenire le numerose ferite che il terremoto ha lasciato nei comuni di competenza dell’ente, ovvero Carpi, Novi e Soliera. “Il sisma – ha aggiunto il segretario generale Enrico Bonasi – ci ha costretti a rivedere completamente priorità, linee di intervento e, conseguentemente, i contenuti del documento programmatico del 2013”. Le priorità individuate per il prossimo anno sono state individuate, continua Bonasi, “nel sostegno alla ricostruzione e alla ripresa delle attività, in particolar modo dell’Ospedale Ramazzini di Carpi e del sistema scolastico, prevedendo pur in una fase di crisi perdurante e di grande volatilità dei mercati finanziari (dove l’ente attinge le proprie risorse), un incremento di 500mila euro rispetto a quanto previsto precedentemente”. Uno sforzo erogativo tutt’altro che trascurabile, segno della volontà dell’ente di essere vicino alle esigenze delle istituzioni e ai bisogni crescenti di cittadini sempre più impoveriti: “i rendimenti non sono più elevati come negli anni d’oro pre-crisi, ora occorre attingere alle risorse accantonate saggiamente nel corso degli anni”, prosegue il segretario generale. Accanto ai 6,5 milioni della Fondazione, il nostro territorio potrà inoltre contare su altri 800/900mila euro messi a disposizione dalle Fondazioni Bancarie Italiane per contribuire alla ricostruzione delle strutture scolastiche lesionate dal sisma, portando l’importo a circa 7 milioni e 300mila euro. Sul fronte istruzione, ha infine concluso Bonasi, “l’ente si impegnerà per realizzare interventi strutturali per la messa in sicurezza e il miglioramento delle scuole pubbliche e private, in una logica di non sovrapposizione nè, tantomeno, di sostituzione, dei finanziamenti statali. Confrontandoci con le amministrazioni, cercheremo di porre rimedio a situazioni critiche laddove l’intervento pubblico non arriva”. Cinque i settori di intervento principali: scuola (2 milioni di euro), salute pubblica (1 milione di euro), arte e cultura (1 milione di euro), volontariato (650mila euro) e sviluppo locale (450mila euro), per un totale di 5 milioni e 100mila euro. A questi si sommeranno ulteriori 1 milione e 300mila euro per sostenere ricerca scientifica (300mila euro), famiglia (800mila euro) e formazione giovanile (200mila euro). A non essere trascurate non saranno nemmeno le famiglie e i singoli messi in ginocchio dalla crisi: riconfermato infatti, per il quarto anno, il Bando Anticrisi, attraverso lo stanziamento di 750mila euro.
Jessica Bianchi

Sociale

Il settore Sociale, ha spiegato il consigliere Lella Rizzi, “vede il potenziamento del Fondo Anticrisi destinato ai cittadini di Carpi, Novi e Soliera colpiti dalla crisi con lo stanziamento di 750mila euro per un intervento complessivo che raggiunge i 2 milioni e 150mila euro. A questi si aggiungono i 300mila per il progetto Casa nella rete per rispondere al bisogno abitativo attraverso la conciliazione delle esigenze di inquilini e proprietari con reciproci vantaggi, come la riduzione del canone di affitto a fronte di una garanzia sull’effettivo pagamento e, infine, i 300mila euro destinati al Protocollo Antisfratto per aiutare le famiglie in situazione di morosità”.

Salute

Sul fronte Salute, la Fondazione stanzia 900mila euro per la ristrutturazione del Pronto Soccorso di Carpi, 400mila per l’attivazione di 4 nuove sale operatorie e 214mila per il potenziamento con tecnologie d’avanguardia di quattro reparti dell’Ospedale. “Quest’ultimo stanziamento – ha spiegato il consigliere Elia Taraborrelli – è il primo risultato degli incontri che io e Tonino Zanoli abbiamo fatto insieme ai primari del Ramazzini, al fine di comprendere le loro esigenze principali e rendere più celere ed efficace il nostro intervento”. Per il 2013 sono già in corso di valutazione una decina di richieste per un importo di oltre 600mila euro.

Scuola

Sul settore Istruzione la Fondazione si impegnerà su edilizia, dotazioni e attività formative. Il primo fronte vede oltre 1.500.000 euro per interventi sulle lesioni provocate dal sisma. Di questi, 150mila sono già stati stanziati per consentire la messa in sicurezza dell’Eden e della Scuola Sacro Cuore. In corso anche gli stanziamenti per la costruzione di un nuovo polo a Cibeno (2 milioni in 4 anni) che ospiterà 450 studenti e per la palestra scolastica di Novi (1 milione 150mila euro in 4 anni).

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