Verso lo studio di fattibilità per un nuovo ospedale baricentrico tra Carpi e Mirandola

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Gli eventi sismici del 20 e 29 maggio hanno gravemente danneggiato le strutture ospedaliere dell’area nord della provincia di Modena, e quindi è prioritario tornare al più presto alle decisioni assunte in sede di PAL, riprendendo tutte le attività in essere prima del terremoto, completando cioè tutti gli investimenti già previsti per Carpi e Mirandola, ed attivando il percorso per aprire la casa della salute a Finale Emilia. Il nosocomio di Carpi, infatti, sta ripristinando quasi tutti i servizi ed entro fine anno tutti i reparti saranno riaperti con ulteriori 4 sale operatorie completamente nuove. Anche l’ospedale di Mirandola ha ripreso molte delle attività e tornerà a pieno regime i primi giorni del 2013. Per quanto riguarda il presidio di Finale Emilia la situazione è più complessa ed oggi non sono ancora noti i tempi e le modalità per il ritorno alla normalità.
Intanto si muovono i primi passi verso lo studio di fattibilità per un nuovo ospedale baricentrico tra Carpi e Mirandola. Il via libera è arrivato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Mirandola su un ordine del giorno promosso congiuntamente dal gruppo consigliare del Pd e del Pdl, e poi sottoscritto da tutti gli altri gruppi, e, a giorni, lo stesso documento sarà votato a Carpi e Finale Emilia. “Siamo soddisfatti – spiega il consigliere comunale e segretario cittadino del Pd Maurizio Cavicchioli – dell’avvio di questa fase nuova che porterà ad un’attenta valutazione dei progetti e delle possibilità di rilanciare la sanità nella Bassa. Non stiamo, ovviamente, parlando di sospendere il ripristino degli ospedali della zona nord danneggiati dal sisma, ma di avviare un percorso con la prospettiva di dar vita eventualmente ad un nuovo centro, al servizio dei cittadini ed in grado di mantenere le eccellenze. La Cispadana renderà ‘più vicine’ le città e rivoluzionerà i tempi e le modalità di trasporto. Non va però dimenticato – conclude Cavicchioli – che questo studio di fattibilità si avvia in un momento difficile per i continui tagli alla sanità e non è scontato quale dovrà essere la soluzione migliore”.

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